lunedì 13 aprile 2020

DIAGNOSI ECOGRAFICA PRECOCISSIMA (12-14 SETTIMANE DI GESTAZIONE) COMBINATA ( trans addominale/transvaginale ad Alta Risoluzione: H.R.) delle MALFORMAZIONI FETALI: l'Ecografia "MORFOGENETICA ESTESA".

PERFORMANCE of DETAILED FIRST TRIMESTER FETAL ANATOMY (12-14wk)  with VERY HIGH RESOLUTION ULTRASOUND SCAN

D)  come si esamina l’ANATOMIA del FETO nel I trimestre?    

R)  da alcuni anni abbiamo iniziato a studiare l’anatomia precoce  del feto (12-14 settimana)  in maniera più dettagliata, sia per un aumento delle nostre conoscenze/capacità dell’operatore esperto  ( know how ) , sia per l’ausilio di macchine ecografiche decisamente più performanti dal pto di vista tecnologico.

Sappiamo che ALCUNE  anomalie strutturali( malformazioni) sono SEMPRE  diagnosticabili a quell’epoca , altre NON  sono assolutamente diagnosticabili “per una questione di sviluppo”, altre potrebbero essere diagnosticabili e dipendono da una serie di fattori : - CAPACITÀ dell’Operatore( ESPERTO)  -  dall’obiettivo dello studio -  dalla QUALITÀ (alta fascia ) dell’apparecchiatura usata( 2D-3D-4D& Color Doppler  ad Alta Risoluzione H.R. )   - dalla presenza o meno di “spie ecografiche” di patologia (MARKERS  ). - dalla evoluzione che una determinata anomalia può avere nel tempo, in quanto , ad.esempio : alcune anomalie tendono a PEGGIORARE nel tempo,  altre tendono a RISOLVERSI( es. rigurgito della valvola tricuspide ); analogamente , formazioni cistiche addominali fetali  di piccole entità nel I trimestre di gravidanza, spesso nel II trimestre, non si osservano più.
Ecco che quindi il Nostro atteggiamento nel I TRIMESTRE (a differenza del secondo trimestre e ci riferiamo all’ECOGRAFIA  MORFOLOGICA della  20º settimana ), è un atteggiamento significativamente più “ soft “ perché sappiamo che nella maggior parte dei casi, quello è un dato che tenderà “ a regredire “.  Pertanto andiamo sempre cauti, quando c’imbattiamo in situazioni PATOLOGICHE o apparentemente patologiche  nel I trimestre , non avendo ancora grandissime casistiche a disposizione e  anche familiarità con questo esame.  

D) qual è la METODOLOGIA  che si usa quando si fa un ESAME ULTRASONOGRAFICO nel I trimestre di gravidanza?


R ) bisogna esaminare il feto in “ maniera sistematica , facendo una “ spazzolata “, essendo il feto,a quest’epoca di gravidanza, di piccolissime dimensioni , abbiamo l’opportunità di vedere tutte le STRUTTURE ANATOMICHE FETALI .



Si passa poi ad esaminare “distretto per distretto “: 1) il CERVELLO FETALE , con la FALCE MEDIANA  e  i 2 PLESSI CORIODEI , e poi, posteriormente la FOSSA CRANICA POSTERIORE e all fine abbiamo un’immagine abbastanza dettagliata delle strutture all’interno del cranio a quest’epoca di gravidanza.
Immagine ecografica di DILATAZIONE  dei VENTRICOLI CEREBRALI LATERALI (Ventricolomegalia)





Successivamente, molto importante è attualmente molto studiata la FOSSA CRANICA POSTERIORE in scansione “sagittale”( longitudinale), la stessa che viene utilizzata per la “ Translucenza  Nucale “.
Qui, la visualizzazione di 3 spazi: lo spazio “ distale “ è la cosiddetta CISTERNA MAGNA( CM ), lo spazio intermedio è il IV VENTRICOLO o Translucenza Intracranica (IT) e lo spazio prossimale è il TRONCO ENCEFALICO o Brain Stem(BS).
Ecco che , normalmente, nel feto, a quest’epoca di gravidanza, QUESTI 3 SPAZI  devono essere TUTTI e 3 PRESENTI e ben EVIDENTI. Quando invece dei 3 spazi SE NE TROVANO 2  e lo “ spazio relativo al Brain Stem(BS) è aumentato di spessore”  a discapito dell’altro spazio, la possibilità che possa ASSOCIARSI con una SPINA BIFIDA APERTA, questo dato è estremamente ELEVATO e significativo e questo dato è stato successivamente confermato (R.Chaoui )



Vogliamo invece mettere in evidenza casi in cui , sempre a livello di FOSSA CRANICA POSTERIORE(FCP)  , correlavano con PATOLOGIE CISTICHE della FCP e con anomalie cromosomiche; in questo caso gli spazi sono SEMPRE 2 , solo che ad avere un’aumentato spessore, NON È PIÙ il TRONCO ENCEFALICO(BS), ma è lo spazio distale, la distanza tra BS ed OCCIPITE, laddove c’è il complesso IV Ventricolo-Cisterna Magna





PROFILO: differenza tra RETROMICROGNAZIA ( foto a SX) E VISO NORMALE (foto a dx)


 Andiamo ora a valutare il VISO FETALE a 12-14 settimane.   -PROFILO/ ORBITE con i 2 CRISTALLINI



 Andiamo a vedere le 2 ORBITE e i CRISTALLINI
 Esiste anche la possibilità , utilizzando alcuni parametri ecografici sofisticati , tra cui il TRIANGOLO RETRONASALE e il cosiddetto GAP MASCELLARE , c’è la possibilità di identificare e visualizzare un numero significativo di LABIOPALATOSCHSI: sicuramente, in base alla nostra esperienza, il parametro più sensibile da questo punto di vista è il TRIANGOLO RETRONASALE : abbiamo visto, dai vari  studi  che quasi tutte le “ LABIOPALATOSCHISI “ sono state evidenziate attraverso l’utilizzo del TRIANGOLO RETRONASALE, laddove il GAP MASCELLARE e’ risultato sensibile  solo nei casi delle patologie del PALATO, in cui il “ CLEFT( difetto ) era MEDIANO, ma NON  nelle patologie unilaterali del palato.



Affrontiamo ora il TORACE FETALE..... e in particolare il 💔 CUORE :         

D)  quanto è accurata l’ECOCARDIOGRAFIA PRECOCE ?   

R) è chiaro che non andiamo a studiare il “ 💔 CUORE”a 8-9 settimane per una questione di dimensioni, soprattutto, però andiamo a vedere che possibilità abbiamo tra 12 e  14 settimane  di  poter sospettare o diagnosticare le CARDIOPATIE MAGGIORI.



Noi ormai sappiamo che il Rischio di Cardiopatie fetali aumenta con l’AUMENTARE dello SPESSORE della TRANSLUCENZA FETALE ( N.T ) e , quando l’N.T. è > al 99 percentile, si suggerisce di eseguire un’ECOCARDIO già nel I trimestre di gravidanza



Ci sono, oltre alla N.T.,  altri parametri( markers )  che vengono utilizzati nel I trimestre che AUMENTANO il RISCHIO di CARDIOPATIE CONGENITE e sono : - reverse flow nel Dotto Venoso  - rigurgito della Valvola Tricuspide   - una A.Succlavia aberrante .



Andiamo  a questo punto a vedere cosa accade quando esaminiamo un 4 CAMERE del CUORE FETALE. Tra tutti i marcatori possibili ed immaginabili di cardiopatie , la 4 CAMERE ANOMALA ha una sensibilità del 50% , ma rispetto a tutti gli altri marcatori, ha un’ALTISSIMA SPECIFICITÀ( basso rischio di falsi positivi )
Ecco che quindi associando una 4 CAMERE  agli altri marcatori sopra menzionati, arriviamo ad una “ detection rate “ del 75%. A questo punto, ottenendo ecograficamente un’immagine 4 camere adeguate e di interpretarla, avremo un dato ESTREMAMENTE IMPORTANTE per lo screening delle CARDIOPATIE nel I TRIMESTREdi gravidanza.         Invece , per quanto riguardo il dato riguardo all’ ECOCARDIOGRAFIA FETALE PRECOCE(12-14 wk) con Operatori Esperti , viene riportata un’accuratezza ( sensibilità) dell’80-85%.



D). Come ottenere “ adeguate scansioni del CUORE FETALE nel primo trimestre dì gravidanza?    

R) Vogliamo a questo punto partire da un “ settaggio adeguato e soprattutto da un “ settaggio del COLORE”: partiamo da una scansione delle 4 camere in cui si vede il “ situs”, i campi polmonari, e poi , facendo uno sweep( spazzolata) si passa dalle 4 CAMERE  agli “ ASSI LUNGHI “ , INCROCIO  e 3 VASI  ( A.polmonare, Aorta, Vena cava )



Noi reputiamo che , nel I Trimestre, quando si studia il “ cuore “, la scansione più difficile da ottenere sono gli ASSI LUNGHI, fondamentalmente l’ASSE LUNGO di SINISTRA, più difficile da ottenere ma soprattutto da “ interpretare”, mentre le 4 CAMERE e i 3 VASI specialmente, nel I Trimestre , è una scansione decisamente più semplice , anche rispetto al II Trimestre; è un po’ difficile da interpretare però.   

D) cosa devo vedere quando ottengo un ASSE LUNGO di SINISTRA ?     

R)  devo vedere la CONTINUITÀ SETTO-AORTICA fondamentalmente, e che nasca un vaso,chiaramente , e che abbia le caratteristiche dell’AORTA e che la VALVOLA AORTICA sia una valvola normale, e che si apra e che si chiuda.   Subito dopo, si passa all’ASSE LUNGO di DESTRA (venir fuori in blue da destra ) ; mentre si vede l’asse lungo di destra, è quasi automatico vedere subito dopo l’INCROCIO (crossover)  e poi si arriva sui 3 vasi.   

D) cosa è importante in questo caso?    

R)  è importante vedere che ci sia l’incrocio ma fondamentalmente che DAL VENTRICOLO DESTRO nasca un vaso che INCROCI l’AORTA: è il cosiddetto CROSSOVER ( X sign o V sign )






Passiamo ora all’ADDOME FETALE    

D) cosa dobbiamo vedere fondamentalmente?     

R)   prima di tutto:   l’nserzione del CORDONE OMBELICALE, poi lo STOMACO , poi passare a vedere i 2 RENI, che sono più ecogenici di quelli che si vedono in 20’settimana, se abbiamo qualche dubbio, andiamo a vedere le 2 ARTERIE RENALI col Colore.  
Passiamo quindi alla VESCICA, che a 12-13 settimane deve essere inferiore a 7mm: se misura tra 7 e 15mm, bisogna assumere un’atteggiamento molto prudente, perché esiste la possibilità del 20-25%. che sia associata ad ANOMALIE CROMOSOMICHE , anche se nel 90% dei casi assistiamo ad una sua “ risoluzione spontanea “. Se invece il diametro longitudinale della vescica e’ superiore a 15mm, è meno associata a cromosomipatie, ma non c’è risoluzione spontanea.       Nella valutazione della PARETE ADDOMINALE,  vogliamo segnalare la presenza di un’eventuale ONFALOCELE (mancata chiusura dell’addome e Conseguente fuoriuscita attraverso un’apertura a livello ombelicale di uno o più organi addominali( intestino, fegato ) le cui dimensioni sono inversamente proporzionale al rischio di Anomalie Cromosomiche.
 Infine per quanto riguarda gli ARTI fetali, possiamo dire che è più FACILE VEDERE gli arti  a quest’epoca che non nel II o IIItrimestre: si vedono bene  anche le DITA proprio per la quantità di Liquido Amniotico, si possono quindi studiare molto bene a quest’epoca gli ARTI fetali.


mercoledì 29 gennaio 2020

Seconda parte sul PIANETA MENOPAUSA. FOCUS SU: Come affrontarla. La FRONTIERA delle NUOVE TERAPIE. (Part 2 about MENOPAUSA PLANET: FOCUS on: HOW to FACE IT. THE FONTIER of NEW DRUGS)

Part 2 about MENOPAUSA PLANET :   FOCUS on :  HOW to Face IT. The FONTIER of NEW DRUGS

Vogliamo innanzitutto iniziare questa relazione ,  ricordando che abbiamo già discusso , in precedenti articoli 
pubblicati, dell’importanza della TOS ( Terapia Ormonale Sostitutiva in Menopausa ).
D) Si è ormai universalmente concordi sull’importanza della Terapia Ormonale Sostitutiva ( TOS ) in menopausa? 
R )     Si. Possiamo dire con certezza che  la TOS , prescritta in DONNE con SINTOMI CLIMATERICI
, in Menopausa recente (  meno di 7- 10 anni ) e con un’età inferiore ai sessant’anni, comporta numerosi
EFFETTI BENEFICI  sia per la QUALITÀ’ della vita sia per la SALUTE  della donna medesime, riducendo
di molto i rischi , rispetto al NON TRATTAMENTO.
Questo criterio di accettabilità e di riconoscimento dell’utilità della TOS , è abbastanza recente: ancora
solo  15 -20 anni fa , si sostenevano  teorie riguardanti effetti Negativi  correlati all’uso della TOS , 
anche per donne  in menopausa con sintomi severi(!). 

D) cosa ha portato al consenso comune sulla UTILITÀ della Terapia Ormonale Sostitutiva ( TOS ) 
in menopausa?
R)Indubbiamente, gli studi scientifici successivamente effettuati , associati   all’elaborazione delle 
re-analisi hanno eliminato qualsiasi dubbio riguardante i rischi e benefici della TOS a lungo termine(!) ,e, 
questo soprattuttoin relazione alle “NUMEROSE PATOLOGIE ”  che possono insorgere in questo delicato 
periodo di vita della donna.

D) come dovrebbe avvenire  quindi l’approccio al trattamento ormonale sostitutivo( TOS )  della donna in 
menopausa con DISTURBI CLIMATERICI ?
R)   Dobbiamo innanzitutto sottolineare che la Terapia Ormonale Sostitutiva in MENOPAUSA ,
deve essere modulata e cioè “ PERSONALIZZATA”( Taylored )  in base alla paziente che abbiamo davanti,
 alle sue problematiche presenti, alle sue caratteristiche funzionali , al fine di lavorare sia  sulla
 “ PREVENZIONE che sulla CURA  per tali tipologie di donne in questa fase di vita.

Ecco che allora la scelta del TIPO  di TERAPIA FARMACOLOGICA e del tipo di “somministrazione”, 
deve essere dettata sempre  in base agli OBIETTIVI  del trattamento, alla “ COMPLIANCE” della paziente ,
nonché al SUO  PROFILO  di SICUREZZA : il DOSAGGIO  inoltre deve essere  il “ MINORE  possibile,
tenendo sempre conto del RAPPORTO rischio- beneficio nel tempo.

D ) verso quali tipi  di trattamento farmacologico si è quindi oggi giorno  pertanto orientati in tale tipologia di 
donne in ETÀ CLIMATERICA?  
R )    Ci si è orientati essenzialmente sull’uso di bassi dosaggi di ESTROGENI e di PROGESTINICI ,
 questi ultimi i più simili a quelli naturali . Sappiamo che le terapie ormonali classiche uniscono l’estrogeno
 e chiarisce sempre con i contrastare la sento patologia clinica da una pausa, e ad un progestinico 
scientemente per la protezione dell’endometrio è da riscrivere ventrale iperplasia e di patologia 
neoplastica ( cancro)  ma anche per Controllare eventuali  sanguinamenti animali ( UAB )  mestruali.
Le  normali Terapie “classiche” uniscono  sempre l’ESTROGENO , che svolge azione attiva 
nel CONTRASTARE  la @sintomatologia clinica”  della menopausa,   alla somministrazione  
di un PROGESTINICO, per la protezione dell’endometrio dal rischio eventuale di IPERPLASIA ( ispessimento ) 
e di sviluppo di un “ cancro dell’ENDOMETRIO ma anche però per controllare un ‘ eventuale sanguinamento 
mestruale e quindi evitare i sanguinamenti anormali( AUB ).

D ) sono state acquisite negli ultimi anni,  nuove MOLECOLE PROGESTINICHE  con effetti benefici 
sull’organismo femminile,  oltre già quelli conosciuti sull’UTERO?
R) Possiamo affermare di Si. Oltre alla terapia ormonale sostitutiva classica( TOS )  con Estrogeni
( ESTRADIOLO, oppure estrogeni equini coniugati) + PROGESTINICI , oggi giorno esistono molte molecole 
che possono essere utilizzate in certe patologie di pazienti con determinate caratteristiche, nella TOS.
Qui essenzialmente ricordiamo: • I PROGESTINICI usati nella TOS,  escluso il progestinico micronizzato ,
 quasi uguale  a quello “ NATURALE”  prodotto  dall’organismo , presentano “varie differenze tra di loro” ,  
per Struttura Chimica, Farmacodinamica,  Metabolismo , e anche per  Potenza d’Azione.

Voglio ricordare che tutti i PROGESTINICI  di sintesi possono derivare dal TESTOSTERONE
( derivati  del 19-Nortesterone come PRIMOLUT-Nor, Levonorgestrel, Dienogest, Gestodene) , 
dal 17 OH- Progesterone ( Medrosdoprogesterone acetato, Ciproterone acetato , Clormadidone) , 
dal 19 -Norprogesterone( Nomegestrolo acetato) o dallo Spironolattone
 ( Drospirenone ).
 Ne deriva pertanto, la loro differente struttura può influenzare l’attività per il recettore del Progesterone,  
ma anche per altri recettori come il recettore per gli Androgeni,  per gli Estrogeni,  e per i Mineralcorticolidi , 
producendo quindi effetti biologici molto DIVERSI  da quelli del Progesterone naturale (!)

D) Cosa comporterebbero quindi tali differenze strutturali?   
R)   - quelli derivanti dal Progesterone  NON hanno effetti androgenico,  hanno effetto quasi nullo sui
parametri metabolici tipo grassi nel sangue,  hanno proprietà anti-androgeniche,  non hanno nessuna influenza
significativa  sull’affinità di legame delle SHBG(!)  - quelli invece derivati dal testosterone, presentano una
buona disponibilità orale, unottimo effetto progestinico sull’endometrio, una buona stabilizzazione del
ciclo.  - quelli derivati infine  dallo Spironolattone , in particolar modo il DROSPIRENONE. , hanno un effetto 
natriuretico e ipotensivo, e rappresentano una PRIMA SCELTA  per le donne con IPERTENSIONE  al limite
( border-line ) oppure con tendenza alla “ RITENZIONE IDRICA “.

D) esistono, allo stato attuale,  nuove molecole per la Terapia Ormonale Sostitutiva
( TOS ) nelle donne in Menopausa?   
R) Nuovi studi di ricerca hanno portato all’utilizzo attuale anche di molecole che oltre ad associare
 “l’effetto PROGESTINICO  sull’endometrio , hanno anche altre caratteristiche intrinseche,  utili per 
la paziente sia in termini di nuova scelta , sia come profilo di SICUREZZA (!)

D) di  quali molecole essenzialmente si tratta?   
R)  il primo ricordiamo il DIENOGEST, derivato del 19-nor testosterone, che unisce le proprietà farmacologiche 
di due principi(  il 19-norProg e il 17-OHProg, permettendo pertanto un’ELEVATA SENSIBILITÀ per il recettore 
del progesterone,  associato ad un POTENTE  “effetto progestinico” sull’ENDOMETRIO. Va però detto che, 
diversamente dagli altri composti di questa classe il DIENOGEST non ha effetti androgenici anzi HA proprietà 
ANTIANDROGENICA  a cui si associano anche minimi cambiamenti nel metabolismo dei grassi e degli zuccherie
 quindi con RIDOTTO IMPATTO METABOLICO  sull’ organismo.

Inoltre, il DIENOGEST  agisce a livello dell’utero provocando una sorta di “ decidualizzazione
ENDOMETRIALE  con conseguente atrofia dell’endometrio stesso e mostrando quindi anche un
EFFETTO BENEFICO sui sanguinamenti atipici ( AUB ).
 Inoltre , tale molecola, avendo anche un effetto anti- proliferativo sulla mucosa endometriale , possiede anche
 proprietà antinfiammatorie- antiangiogeniche , ed è proprio per queste proprietà che il DIENOGEST  viene 
largamente utilizzato nella terapia medica dell’ENDOMETRIOSI, con una riduzione quantitativa sia delle 
LESIONI ENDOMETRIOSICHE che a una “progressiva riduzione”   del DOLORE PELVICO CRONICO.

Nella TOS, Il Dienogest viene associato al dosaggio di 2 mg all’Estradiolo valerato 1 mg, in terapia combinata 
continua.
Come secondo, vogliamo menzionare il DROSPIRENONE, derivato del 17alfa-spironolattone, con un profilo
 farmaco-  dinamico molto simile a quello del Progesterone.
Vogliamo ricordare la grande affinità di questa molecola al  recettore dei Mineralcorticoidi : ne comporta un effetto 
NATRIURETICO  a lungo termine. Nella Terapia Ormonale Sostitutiva ( TOS ) , viene utilizzato ad un dosaggio 
di 2 mg, e viene associato ad 1 mg di 17 beta estradiolo.

 Ecco quindi la caratteristica importante del DROSPIRENONE  è: l’azione “ ANTIMINERALCORTICOIDE e
ANTIANDROGENICA.
 Da studi multicentrici effettuati nelle donne in post nella pausa, è stata evidenziata una SIGNIFICATIVA
RIDUZIONE della PRESSIONE SOSTOLICA( massima ) e DIASTOLICA( minima ), venendo quindi a svolgere
una valida  possibilità di trattamento ormonale sostitutivo ( TOS ) nelle  donne con IPERTENSIONE di grado 
Lieve-Moderato; aggiunge inoltre l’efficacia nel combattere la sintomatologia climaterica portando a una riduzione 
della frequenza delle “vampate di calore”
delle “sudorazioni notturne”, di  problemi del sonno , di alterazione del tono dell’umore e anche dì sintomi legati 
all’atrofia vulvo vaginale da carenza estrogenica( secchezza vaginale,,dispareunia, vulvodinia ).

Infine tale molecola  ha dimostrato un impatto positivo sul PESO CORPOREO,  sul miglioramento del
METABOLISMO dei GRASSI (  lipidi) e ciò comporta dei riflessi positivi e benefici anche a livello
CARDIOVASCOLARE,che  si sommano all’effetto POSITIVO e PROTETTI O  dell’ESTRADIOLO 
(17beta estradiolo ) sul microcircolo.

sabato 2 novembre 2019

Le Nuove Frontiere della GINECOLOGIA INTERVENTISTICA 3D-4D : la SONO-ISTEROSALPINGOGRAFIA 3D-4D per la valutazione della FUNZIONALITÀ TUBARICA con gel-foam (The new frontiers of 3D-4D Interventional Gynaecology : 3D-4D HYSTEROSALPINGO- CONTRAST SONOGRAPHY( HyCoSy/ HyFoSy ) in the ASSESSEMENT of TUBAL PATENCY using a New GEL FOAM....)

The new frontiers of 3D-4D Interventional Gynaecology : 3D-4D HYSTEROSALPINGO- CONTRAST SONOGRAPHY( HyCoSy/ HyFoSy ) in the ASSESSEMENT of TUBAL PATENCY using a  New GEL FOAM....

Noi sappiamo che la PATOLOGIA delle TUBE ( di Fallopio ) rappresenta la causa più frequente di INFERTILITÀ FEMMINILE( 40-50% dei casi ).  Vogliamo stigmatizzare contemporaneamente che la responsabilità MASCHILE  di infertilità si aggira  anch’essa intorno al 50%.
 Facendo una breve carrellata delle tecniche di indagine diagnostica per lo studio della PERVIETA’ TUBARICA, ricordiamo:- la ISG ( Isterosalpingografia ), vecchia ma comunque valida tecnica di indagine che permette “in diretta “, sotto controllo Radioscopica, con la collaborazione diretta del radiologo e del ginecologo esperto,  di osservare il passaggio del mezzo di contrasto e di disegnare la morfologia delle TUBE di Fallopio.
- LAPAROSCOPIA diagnostica con “ CROMOSALINGOSCOPIA:  tale tecnica invasiva richiede anestesia della paziente,  inserimento del laparoscopio nella cavità addominale e valutazione della pervietà tubarica attraverso l’iniezione di mezzo di contrasto attraverso il canale cervicale ; chiaramente è la metodica ELETTIVA  per lo studio sia della MORFOLOGIA  delle TUBE che della loro PERVIETA’,  ed ha una attendibilità del 100% : è solamente invasiva,  molto invasiva,  e va riservata a quei casi in cui sia necessario studiare nell’insieme è in DETTAGLIO l’apparato genitale femminile e i casi “ dubbi “.
- SONO-ISTERO-SALPINGOGRAFIA :  procedura ECOGRAFICA  poco invasiva che ci permette di studiare, nel corso di un’Ecografia TRANSVAGINALE ( in mani esperte! ) la PERVIETA’ delle TUBE , previa introduzione di catetere monouso sterile specifico per studio dell’INFERTILITA’, nel canale cervicale, ed iniezione in CAVITÀ UTERINA di un mezzo di contrasto( soluzione salina sterile + aria ) da una grossa siringa di plastica(50ml), collegata naturalmente al catetere sopra descritto.
Confrontando l’ACCURATEZZA DIAGNOSTICA di tale metodica ecografica ( Hy Co Sy ) con le altre metodiche sopra descritte: si è rilevata una CONCORDANZA del 80-85%. Ecco che quindi la HyCoSy può tranquillamente essere utilizzata come indagine diagnostica di primo livello nella VALUTAZIONE della paz.INFERTILE, lasciando alla CELIOCROMOSCOPIA ( laparoscopia ) solamente i CASI DUBBI.  Ricordiamo inoltre la bassa invasivita’ e buona tolleranza, senza il rischio di “ reazioni allergiche ne’ esposizione a radiazioni ionizzanti.
Va comunque onestamente detto che, il limite maggiore di questa procedura è legato alla DIFFICOLTÀ nell’esecuzione, A tal punto da rendere quest’esame è decisamente OPERATORE- dipendente(!). Trattasi pertanto di una metodica PRECISA solo nelle mani di operatori esperti(!).... E questo perché il tratto tubarico NON  è lineare ed è su “ piani diversi “: occorrono quindi movimenti rapidi della sonda tranvaginale (operatore esperto e molto abile )  per poter VISUALIZZARE  durante l’infusione del mezzo di contrasto l’INTERO DECORSO  della tuba e il PASSAGGIO  di fluido attraverso le tube stesse.
Inoltre, essendo questa tecnica un test “ dinamico”in TEMPO REALE, (real time)  , è molto difficile ottenere prove fotografiche riguardo la pervietà o riguardo un eventuale occlusione o subocclusione tubarica questo differentemente da quello che si ottiene con l’ISG.( isterosalpingografia ). Aggiungiamo inoltre che tale procedura NON ci può fornire informazioni riguardanti la MORFOLOGIA  delle tube, soprattutto delle FIMBRIE, nonché della presenza di ADERENZE PERITUBARICHE. anche quando le tube sono aperte.
 Va infine detto che questa metodica NON  e’ così precisa qualora le tube siano OCCLUSE ,  molto probabilmente a causa anche di  eventuali SPASMI tubarici intermittenti e Alla difficoltà di distinguere il passaggio dell’ARIA  nelle tube , dall’ARIA in movimento a livello delle anse intestinali.
Esiste allo stato attuale una METODICA ECOGRAFICA  in grado di valutare in “maniera dettagliata” la MORFOLOGIA  e la PERVIETA  delle tube : è la tecnologia TRIDIMENSIONALE ( 3D HyCoSy ) . Tale metodica permette, sempre in “ mani esperte “, di superare i principali limiti della metodica precedentemente descritta. Il vantaggio fondamentale sarebbe dato dalla possibilità di “ ricostruire” l’INTERO DECORSO TUBARICO attraverso l’ACQUISIZIONE di un VOLUME ,  partendo da una scansione trasversale assiale ) dell’UTERO, SENZA dover ricorrere a RAPIDI MOVIMENTI con la sonda transvaginale ( T.V. )  nel momento dell’infusione di mezzo di contrasto(cosa che invece deve assolutamente avvenire con l’esecuzione dell’ecografia bidimensionale( 2D ).
 Un altro vantaggio sarebbe quello di migliorare di “ RIDURRE  il tempo di esecuzione delle procedura, in quanto l’ACQUISIZIONE del VOLUME  richiede in questi casi solo pochi secondi e quindi l’elaborazione dei dati per la ricostruzione del piano desiderato ( il cosiddetto RENDERING ) può avvenire anche in un secondo tempo.  Esiste ancora un altro vantaggio,  dato dalla possibilità di poter ottenere immagini dell’utero ed entrambe le tube immagini molto simili a quelle ottenute con l’ISTEROSALPINGOGRAFIA ( ISG )

D) che accuratezza diagnostica avrebbe quindi questa nuova procedura 3D ?  

R ) recenti  studi di ricerca ( Exacoustos C. ) hanno rilevato un’elevata accuratezza diagnostica della 3D-Hy-CoSy (90%) ad utilizzo anche ambulatoriale,  da operatori esperti, utilizzando come mezzo di contrasto un gel-foam sterile non tossico ( embrionale) : “ ExEm schiuma”.   Tale schiuma, senza effetti allergici, viene utilizzata in alternativa alla soluzione salina per distendere la cavità uterina durante la sonoosterografia e, previa processo di “ diluizione “ del gel agitando la soluzione ( gel ) tra 2 apposite siringhe, ottenendo la SCHIUMA STABILE( Exem gel ) attraverso la dissoluzione dell ‘aria nel fluido. Lo studio della Prof.sa C.Exacoustos ha dimostrato che la 3D-HyFoSy( con Exem gel ) per la RICOSTRUZIONE dell’UTERO e delle TUBE, rappresenta una tecnica sicura ed accurata per studiare il DECORSO e la PERVIETA’ delle TUBE.
 Va aggiunto che , utilizzando una nuova tecnologia CCI ( Coded Contrast Imaging ) che fa utilizzare SOLO il SEGNALE proveniente dal mezzo di contrasto (mdc), oscurando i rumori di fondo e quindi il resto delle strutture che appaiono anecogene, migliora decisamente la qualità dell’IMMAGINE 3D, ottenendo il volume dell’UTERO e delle TUBE, che può essere analizzato , ruotando l’immagine, su piani diversi.     

D) ci sono altre condizioni cliniche particolari , oltre alla studio della PERVIETA’ TUBARICA  che possono essere studiate?   
R)  questa particolare metodica può fornire valide informazioni riguardo la SEDE e l’INTERO DECORSO delle TUBE nelle pazienti INFERTILI, in particolare quelle con sindrome aderenziale/ endometriosi.   
È stata confermata anche l’efficacia della 3D-HyFoSy nello studio della posizione dei dispositivi intratubarici ESSURE per valutare il successo dell’OCCLUSIONE TUBARICA ISTEROSCOPICA ( Sterilizzazione tubarica isteroscopica ).

3D HyFoSy con tecnologia CCI




HyFoSy senza tastino dei contrasti , immagini più pulite se abbasso il tastino della potenza e lavorare un po’ più con l’armonica (immagine a sin) : /// HyFoSy con tastino dei contrasti: immagini più pulite , va a vedere solo l’immagine del contrasto( immagine a dxt)


domenica 14 aprile 2019

“ FOCUS sul “ PIANETA MENOPAUSA “: Ciò che è giusto sapere....e Ciò che non serve sapere. Focus on : the MENOPAUSA PLANET. What is RIGHT to KNOW and What YOU DON’T NEED to KNOW

Focus on : the MENOPAUSA PLANET.  What is RIGHT to KNOW  and What YOU DON’T NEED to KNOW



Vogliamo innanzitutto ricordare alla gentile “ platea femminile “ che :  La MENOPAUSA NON È una MALATTIA, ma un periodo della vita della donna in cui avvengono molti cambiamenti,, che come tali, possono portare novità e quindi anche APPRENSIONE.

Non si tratta quindi di una “ TRASFORMAZIONE “da un giorno all’altro, e , d’altro canto, molte donne NON AVVERTONO ALCUN CAMBIAMENTO, altre invece manifestano segni premonitori quali : IRREGOLARITÀ del CICLO, ( inizialmente mestruazioni molto ravvicinate (Polimenorrea) per poi arrivare a periodi di assenza mestruale fino alla sospensione totale( AMENORREA secondaria ).

D) come comportarsi quando compaiono questi piccoli segnali? 
  
R) va detto che occorre prestare certamente un po’ di attenzione: intanto non  è detto che si vada in MENOPAUSA alla stessa età ,  di certo non è una cosa automatica. È utile quindi proporre un controllo ormonale soprattutto dell’ormone AMH( antimulleriano ) in fase di PRE-MENOPAUSA, che valuta la cosiddetta” RISERVA OVARICA FOLLICOLARE, unitamente a un dosaggio del  FSH( ormone follicolo - stimolante prodotto dall’ipofisi ) che con la drastica caduta di  ESTROGENI da parte delle OVAIE, tende a salire inesorabilmente.  

D) E quali sono i sintomi più precoci fastidiosi della PRE-MENOPAUSA?

R)   Tra i sintomi più precoci vogliamo ricordare: la “riduzione della qualità” del SONNO che diventa via via più leggero con difficoltà addormenta attive, risvegli frequenti spesso associati a VAMPATE di CALORE  notturne ( HOT FLUSHES ). Ecco che quindi tali disturbi del sonno spesso comportano un maggiore IRRITABILITÀ , un aumento dell’ANSIA , una maggior difficoltà ATTENTIVA , di CONCENTRAZIONE , della. MEMORIA.

D)   cosa possiamo consigliare allora  per questi sintomi ?       

R)   Abbiamo  varie possibilità di rimedio: 
1)  consigliamo di EVITARE CENE ABBONDANTI , CIBI DOLCI& VINO eccessivo  ALLA SERA. ( salvo una tantum).     
2) Ridurre o addirittura EVITARE l’attività fisica SERALE , laddove è consigliabile SEMPRE  una costante attività fisica durante la giornata (vedi precedenti articoli pubblicati).

Qualora questi accorgimenti non fossero sufficienti, possiamo venire in aiuto alla Donna  con la terapia Medica che  va comunque fatta se possibile “ad personam” ( taylored ). 
Un altro sintomo. ahimè  più penalizzante, è rappresentato dalla tendenza  progressiva ad AUMENTARE di 
PESO.  

D)  quali cause sarebbero implicati in questo frangente ?    

R)  vogliamo ricordare che con l’arrivo della MENOPAUSA e i MUTAMENTI ORMONALI correlati, si assiste a un RALLENTATO  METABOLISMO, essenzialmente correlato a una diminuzione della “stimolazione di alcuni CENTRI CEREBRALI IPOTALAMICI che controllano  i “ cosiddetti BIORITMI”( centro fame-sazietà, termoregolazione ) : in sintesi l ‘ IPOTALAMO è quella grande CENTRALE di REGOLAZIONE detta NEUROVEGETATIVA, che purtroppo NON è modificabile dalla volontà.

Non essendo modificabile dalla volontà, essa va in automatico, per cui parliamo di SISTEMA NERVOSO AUTONOMO, cioè in pratica , che va avanti “da solo”. Abbiamo poi, unaltro grande SISTEMA CEREBRALE , quello LIMBICO,Chi ha collegamenti con tutto il resto del cervello, e che è  il centro principale della VITA AFFETTIVA.   

D ) quali , in questi casi , i riflessi sui DISTURBI ANSIOSO-DEPRESSIVI?   

R)   In questi casi sui problemi EMOZIONALI& PSICOAFFETTIVI ,  abbiamo varie teorie: una delle più accreditate mette in rapporto il DEFICIT di ESTROGENI , e quindi sarebbe diretto in rapporto di causa tra menopausa e suoi sintomi. Noi sappiamo che gli ESTROGENI determinerebbero un aumento della BIODISPONIBILITA’  della SEROTONINA, la cui diminuìzione si correla con la comparsa di sintomi DEPRESSIVI; Ecco che allora una definizione estrogenica viene considerata responsabile di fattori depressivi. Una seconda teoria dice: qui ci  sarebbe il cosiddetto EFFETTO DOMINO : qualora le vampate di calore durante la notte n e determinano  un risveglio precocissimi ecco che allora  i DISTURBI del SONNO,  possono in seconda battuta determinare anche DISTURBI dell’UMORE.

D) qual è quindi ,in buona sostanza, il RIFLESSO IMPLICATIVO sulla DONNA ?        

R) significa che la donna con vampate di calore ha una MAGGIORE  PROBABILITA’  di sviluppare DISTURBI AFFETTIVI, quali ansia e depressione,e, nel medio e lungo termine, decisamente più vulnerabile alla “malattia di Alzheimer”. Tutto ciò detto, comporta una modificazione del CRITERIO di VALUTAZIONE delle VAMPATE di CALORE, non  più quindi semplici sintomi da sottovalutare, bensì considerarle come una spia per un AUMENTATO RISCHIO.  di ulteriori patologie.

Vogliamo riprendere un attimo quello detto prima riguardante l’AUMENTO di PESO: le donne soprattutto quelle in sovrappeso già prima della menopausa, devono orientarsi decisamente verso una SANA ALIMENTAZIONE e sull’importanza di un’ATTIVITA’ FISICA COSTANTE.. Va  inoltre detto che l’alterazione del sonno determina una “ reazione neurologica”  che stimola l’appetito.

D) cosa dire riguardo la TERAPIA ORONALE SOSTITUTA ( TOS ) in menopausa?   

R)   Ho detto chiaramente che NON TUTTE  le donne necessitiamo del Trattamento ormonale sostitutivo . Qualora sia necessaria, è importante stabilire prima di tutto se esistono controindicazioni a tale terapia sostitutiva.
Tale terapia andrebbe comunque riservata alle donne che presentano i SINTOMI SPECIFICI  della carenza estrogenica.  

D ) quali sarebbero fondamentalmente vantaggi di tale terapia sostitutiva( TOS )?  

R )  1)  una migliore qualità di vita e la PREVENZIONE di alcuni “ deficit  quali l’OSTEOPOROSI& le MALATTIE NEUROLOGICHE DEGENARATIVE. D’altro canto, I rischi di patologia tumorale( neoplastica ) sono decisamente molto bassi.,

 Affrontiamo quindi ora un TEMA molto IMPORTANTE: •quello di prevenire le MALATTIE CARDIOVASCOLARI in menopausa.  

D) qual è l’impatto della menopausa sulle malattie cardiovascolari FEMMINILI ?      

R)   Noi  sappiamo che il cuore è un muscolo, un muscolo  involontario che si contrae e si dilata per conto suo. Anche il cuore femminile NON  è uguale a quello maschile: in genere pesa 250 g rispetto ai 300 g  dell’uomo.  

D)    Quali PATOLOGIE CARDIACHE soffrono le Donne?   

R)   Noi sappiamo che le malattie CARDIOVASCOLARI hanno un impatto alto sulla mortalità delle donne ed esiste un largo consenso sul “ ruolo PROTETTIVO degli ormoni nelle donne soprattutto in MENOPAUSA , ove l’insorgenza di patologie cardiovascolari comporta una prognosi PEGGIORE. Quindi vieni a concentrare io ti sforzi maggiori proprio nel periodo menopausale attraverso la CORREZIONE “tempestiva e precoce”  dei fattori di rischio.,   

D) quali sarebbero allora i RISCHI SPECIFICI. ?


R) È risaputo che le donne hanno un’aspettativa di vita più lunga degliuomini, e quindi sono esposte anche ai RISCHI AUMENTATO di MALATTIE CARDIOVASCOLARI  in età più avanzata, quando l’organismo è meno forte.  Ne consegue pertanto che i criteri significativi da seguire sono:
l’’ESERCIZIO FISICO COSTANTE,  assieme a
controlli seriati della PRESSIONE ARTERIOSA , in quanto le donne all’insorgere della menopausa hanno un ELEVATO RISCHIO IPERTENSIVO.

D) esistono fattori di rischio per l’insorgenza di patologie cardiovascolari in MENOPAUSA& POSTMENOPAUSA?  

R)   Una donna che avuto problemi di diabete GESTAZIONALE , deve tenere “ sotto controllo”  la GLICEMIA  in quanto esiste il serio pericolo che vado incontro al DIABETE  di tipo 2  e che insorgano  inoltre “patologie cardiovascolari”.  • un altro fattore  da tenere molto presente ,è lo STRESS . La cosiddetta sindrome di TakoTsubo è un un disturbo clinico che Consegue spesso in seguito ad un “forte  stress”, e si manifesta  con tutti  i segni tipici dell’infarto: modificazione anche dell’ECG  e dell’enzimogramna  cardiaco .
Tuttavia comunque, allo studio angiografixo coronarico ,  non si evidenziano  patologie ostruttive evidenti.

Per ultimo, vogliamo sottolineare l’importanza dell’allenamento/attività fisica , ha riflessi positivi sulla muscolatura e sulla mobilità articolare.Noi  sappiamo che gli esercizi fisuco sfruttami il  peso del corpo e la forza di gravità. È stato dimostrato da vari studi che la CURVA di RISCHIO CARDIOVASCOLARE diminuisce con l’aumentare della pratica sportiva. vengono pertanto consigliate 6-8- 10 ore alla settimana di attività fisica per MANTENERE SANO un 💔 CUORE.

L’ ABORTO PRECOCE

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