Vogliamo innanzitutto iniziare questa
relazione ,  ricordando che abbiamo già
discusso , in precedenti articoli 
pubblicati, dell’importanza della TOS (
Terapia Ormonale Sostitutiva in Menopausa ).
D) Si è ormai universalmente
concordi sull’importanza della Terapia Ormonale Sostitutiva ( TOS ) in
menopausa?  
R )    
Si. Possiamo dire con certezza che 
la TOS , prescritta in DONNE con SINTOMI CLIMATERICI 
, in Menopausa recente (  meno di 7- 10 anni ) e con un’età inferiore
ai sessant’anni, comporta numerosi
EFFETTI BENEFICI  sia per la QUALITÀ’ della vita sia per la
SALUTE  della donna medesime, riducendo 
di molto i rischi , rispetto al NON
TRATTAMENTO.
Questo criterio di accettabilità e di
riconoscimento dell’utilità della TOS , è abbastanza recente: ancora 
solo 
15 -20 anni fa , si sostenevano 
teorie riguardanti effetti Negativi 
correlati all’uso della TOS ,  
anche per donne  in menopausa con sintomi severi(!).  
D) cosa ha portato al consenso
comune sulla UTILITÀ della Terapia Ormonale Sostitutiva ( TOS ) 
in menopausa?
in menopausa?
R)Indubbiamente, gli studi scientifici
successivamente effettuati , associati  
all’elaborazione delle 
re-analisi hanno eliminato qualsiasi dubbio riguardante i rischi e benefici della TOS a lungo termine(!) ,e,
re-analisi hanno eliminato qualsiasi dubbio riguardante i rischi e benefici della TOS a lungo termine(!) ,e,
questo
soprattuttoin
relazione alle “NUMEROSE PATOLOGIE ”  che
possono insorgere in questo delicato 
periodo di vita della donna.
periodo di vita della donna.
.  
D) come dovrebbe avvenire  quindi l’approccio al trattamento ormonale
sostitutivo( TOS )  della donna in 
menopausa
con DISTURBI CLIMATERICI ?
R)  
Dobbiamo innanzitutto sottolineare che la Terapia Ormonale Sostitutiva
in MENOPAUSA , 
deve essere modulata e cioè “
PERSONALIZZATA”( Taylored )  in base alla
paziente che abbiamo davanti,
 alle sue problematiche presenti, alle sue
caratteristiche funzionali , al fine di lavorare sia  sulla
 “
PREVENZIONE che sulla CURA  per tali
tipologie di donne in questa fase di vita.
Ecco che allora la scelta del TIPO  di TERAPIA FARMACOLOGICA e del tipo di
“somministrazione”,  
deve essere dettata sempre  in base agli OBIETTIVI  del trattamento, alla “ COMPLIANCE” della
paziente , 
nonché al SUO  PROFILO 
di SICUREZZA : il DOSAGGIO 
inoltre deve essere  il “
MINORE  possibile, 
tenendo sempre conto del RAPPORTO rischio-
beneficio nel tempo.
D ) verso quali tipi  di trattamento farmacologico si è quindi oggi
giorno  pertanto orientati in tale
tipologia di 
donne in ETÀ CLIMATERICA?   
R )   
Ci si è orientati essenzialmente sull’uso di bassi dosaggi di ESTROGENI
e di PROGESTINICI ,
 questi ultimi i più simili a quelli naturali . Sappiamo che
le terapie ormonali classiche uniscono l’estrogeno
 e chiarisce sempre con i
contrastare la sento patologia clinica da una pausa, e ad un progestinico 
scientemente per la protezione dell’endometrio è da riscrivere ventrale
iperplasia e di patologia 
neoplastica ( cancro) 
ma anche per Controllare eventuali 
sanguinamenti animali ( UAB ) 
mestruali.
Le 
normali Terapie “classiche” uniscono 
sempre l’ESTROGENO , che svolge azione attiva 
nel CONTRASTARE  la @sintomatologia clinica”  della menopausa,   alla somministrazione  
di un PROGESTINICO, per la protezione dell’endometrio
dal rischio eventuale di IPERPLASIA ( ispessimento ) 
e di sviluppo di un “
cancro dell’ENDOMETRIO ma anche però per controllare un ‘ eventuale
sanguinamento 
mestruale e quindi evitare i sanguinamenti anormali( AUB ).
D ) sono state acquisite negli
ultimi anni,  nuove MOLECOLE
PROGESTINICHE  con effetti benefici 
sull’organismo femminile,  oltre già
quelli conosciuti sull’UTERO?
R) Possiamo affermare di Si. Oltre alla
terapia ormonale sostitutiva classica( TOS ) 
con Estrogeni 
( ESTRADIOLO, oppure estrogeni equini
coniugati) + PROGESTINICI , oggi giorno esistono molte molecole 
che possono
essere utilizzate in certe patologie di pazienti con determinate
caratteristiche, nella TOS. 
Qui essenzialmente ricordiamo: • I
PROGESTINICI usati nella TOS,  escluso il
progestinico micronizzato ,
 quasi uguale 
a quello “ NATURALE” 
prodotto  dall’organismo ,
presentano “varie differenze tra di loro” ,  
per Struttura Chimica, Farmacodinamica, 
Metabolismo , e anche per  Potenza
d’Azione.
Voglio ricordare che tutti i
PROGESTINICI  di sintesi possono derivare
dal TESTOSTERONE 
( derivati 
del 19-Nortesterone come PRIMOLUT-Nor, Levonorgestrel, Dienogest,
Gestodene) , 
dal 17 OH- Progesterone ( Medrosdoprogesterone acetato,
Ciproterone acetato , Clormadidone) , 
dal 19 -Norprogesterone( Nomegestrolo
acetato) o dallo Spironolattone
 (
Drospirenone ).
 Ne
deriva pertanto, la loro differente struttura può influenzare l’attività per il
recettore del Progesterone,  
ma anche per
altri recettori come il recettore per gli Androgeni,  per gli Estrogeni,  e per i Mineralcorticolidi , 
producendo quindi
effetti biologici molto DIVERSI  da
quelli del Progesterone naturale (!) 
D) Cosa comporterebbero quindi
tali differenze strutturali?    
R)  
- quelli derivanti dal Progesterone 
NON hanno effetti androgenico, 
hanno effetto quasi nullo sui 
parametri metabolici tipo grassi nel
sangue,  hanno proprietà
anti-androgeniche,  non hanno nessuna
influenza 
significativa  sull’affinità di legame delle SHBG(!)  - quelli invece derivati dal testosterone,
presentano una 
buona disponibilità orale, unottimo
effetto progestinico sull’endometrio, una buona stabilizzazione del 
ciclo. 
- quelli derivati infine  dallo
Spironolattone , in particolar modo il DROSPIRENONE. , hanno un effetto 
natriuretico
e ipotensivo, e rappresentano una PRIMA SCELTA 
per le donne con IPERTENSIONE  al
limite 
( border-line ) oppure con tendenza alla “
RITENZIONE IDRICA “.
D) esistono, allo stato
attuale,  nuove molecole per la Terapia
Ormonale Sostitutiva 
( TOS ) nelle donne in
Menopausa?    
R) Nuovi studi di ricerca hanno portato
all’utilizzo attuale anche di molecole che oltre ad associare
 “l’effetto PROGESTINICO  sull’endometrio , hanno anche altre
caratteristiche intrinseche,  utili per 
la paziente sia in termini di nuova scelta , sia come profilo di SICUREZZA (!)
D) di  quali molecole essenzialmente si tratta?   
R) 
il primo ricordiamo il DIENOGEST, derivato del 19-nor testosterone, che
unisce le proprietà farmacologiche 
di due principi(  il 19-norProg e il 17-OHProg, permettendo
pertanto un’ELEVATA SENSIBILITÀ per il recettore 
del progesterone,  associato ad un POTENTE  “effetto progestinico” sull’ENDOMETRIO. Va
però detto che, 
diversamente dagli altri composti di questa classe il DIENOGEST
non ha effetti androgenici anzi HA proprietà 
ANTIANDROGENICA  a cui si associano anche minimi cambiamenti
nel metabolismo dei grassi e degli zuccherie
 quindi con RIDOTTO IMPATTO
METABOLICO  sull’ organismo.
Inoltre, il DIENOGEST  agisce a livello dell’utero provocando una
sorta di “ decidualizzazione 
ENDOMETRIALE  con conseguente atrofia dell’endometrio
stesso e mostrando quindi anche un 
EFFETTO BENEFICO sui sanguinamenti atipici
( AUB ).
 Inoltre , tale molecola, avendo anche un
effetto anti- proliferativo sulla mucosa endometriale , possiede anche
 proprietà
antinfiammatorie- antiangiogeniche , ed è proprio per queste proprietà che il
DIENOGEST  viene 
largamente utilizzato
nella terapia medica dell’ENDOMETRIOSI, con una riduzione quantitativa sia
delle 
LESIONI ENDOMETRIOSICHE che a una “progressiva riduzione”   del DOLORE PELVICO CRONICO.
Nella TOS, Il Dienogest viene associato al
dosaggio di 2 mg all’Estradiolo valerato 1 mg, in terapia combinata 
continua.
Come secondo, vogliamo menzionare il
DROSPIRENONE, derivato del 17alfa-spironolattone, con un profilo
 farmaco-  dinamico molto simile a quello del
Progesterone. 
Vogliamo ricordare la grande affinità di
questa molecola al  recettore dei
Mineralcorticoidi : ne comporta un effetto 
NATRIURETICO  a lungo termine. Nella Terapia Ormonale
Sostitutiva ( TOS ) , viene utilizzato ad un dosaggio 
di 2 mg, e viene
associato ad 1 mg di 17 beta estradiolo.
 Ecco quindi la caratteristica importante del
DROSPIRENONE  è: l’azione “
ANTIMINERALCORTICOIDE e 
ANTIANDROGENICA.
 Da
studi multicentrici effettuati nelle donne in post nella pausa, è stata
evidenziata una SIGNIFICATIVA 
RIDUZIONE della PRESSIONE SOSTOLICA(
massima ) e DIASTOLICA( minima ), venendo quindi a svolgere 
una valida 
possibilità di trattamento ormonale sostitutivo ( TOS ) nelle  donne con IPERTENSIONE di grado 
Lieve-Moderato; aggiunge inoltre l’efficacia nel combattere la sintomatologia
climaterica portando a una riduzione 
della frequenza delle “vampate di calore” 
delle “sudorazioni notturne”, di  problemi del sonno , di alterazione del tono
dell’umore e anche dì sintomi legati 
all’atrofia vulvo vaginale da carenza
estrogenica( secchezza vaginale,,dispareunia, vulvodinia ).
Infine tale molecola  ha dimostrato un impatto positivo sul PESO
CORPOREO,  sul miglioramento del 
METABOLISMO dei GRASSI (  lipidi) e ciò comporta dei riflessi positivi
e benefici anche a livello 
CARDIOVASCOLARE,che  si sommano all’effetto POSITIVO e PROTETTI
O  dell’ESTRADIOLO 
(17beta estradiolo )
sul microcircolo.
 

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