THE MATERNAL-FETAL RELATIONSHIP. PSYCHOLOGICAL &PSYCHIATRICS INSIGHTS of the Mother and the Fetus
Noi sappiamo che solo in questi ultimi 30-40anni , è avvenuto quel processo di riconoscimento di quell' ESSERE chiamato FETO, ove prima, il termine " feto " era riservato ad un'unica circostanza : dopo l'espulsione, da parte della donna , del prodotto , NON VITALE , del concepimento .
D). che cosa è successo, in realtà, dalla fine degli anni 70 , fino ad oggi ?
R ) è successo che , ora, la VITA FETALE, costituisce il 1' capitolo della biografia dell'Uomo. La DIAGNOSI PRENATALE e la MEDICINA FETALE hanno fatto il loro ingresso e si sono sviluppate durante gli anni 80 con l'avvento delle tecniche di immagine ( ECOGRAFIA ) e di indagine prenatale ( AMNIOCENTESI, PRELIEVO DEI VILLI CORIALI , FUNICOLOCENTESI ) , amplificate successivamente dai progressi della GENETICA e delle TECNICHE MOLECOLARI ( amplificazione e sintesi del DNA ) . Sono pertanto entrate in scena nuove figure professionali super-specialistiche : IL PRENATOLOGO o addirittura il FETOPATOLOGO , oltre all'importantissima figura dell' ECOGRAFISTA OSTETRICO
D) a che cosa è servita, quindi , la conoscenza approfondita del " FETO " ?
R)Possiamo afferma che non c'è voluto molto per stabilire un nesso tra la conoscenza di quel che avviene "prima e dopo la nascita " : gli studi ECOGRAFICI e BIOLOGICI del feto hanno permesso di stabilire una CONTINUITÀ tra esso ed il NEONATO ; inizialmente si considerava solo quello che avveniva dopo la nascita, parlando di " nuclei psicosomatici primordiali ", ma, come già aveva suggerito FREUD, la BARRIERA della NASCITA non costituisce una CENSURA FONDAMENTALE, come si era fino all'ora creduto.
Sappiamo ora quindi che , i SERVIZI di MEDICINA FETALE, di NEONATOLOGIA e di PEDIATRIA , delineano una CONTINUITÀ dello sviluppo precoce dell'ESSERE UMANO. Sappiamo bene, che, grazie all'ECOGRAFIA esperta, si può " OSSERVARE il FETO, i suoi movimenti, della bocca, delle labbra, della sua MOTRICITÀ nel suo complesso. Gli studi biologici sul feto e le informazioni che se ne traggono sulle INTERAZIONI CORPO MATERNO - FETO/ PLACENTA , ci permettono una migliore comprensione degli aspetti IMMUNOLOGICI e delle possibili successive DISFUNZIONI PSICOSOMATICHE. Parallelamente , lo sviluppo accelerato della GENETICA MOLECOLARE , ha permesso di mettere a fuoco molti aspetti chiave , dimostrando soprattutto che il GENOMA UMANO NON È ONNIPOTENTE, e che , risulta FONDAMENTALE l'integrazione/interazione con l'AMBIENTE della VITA PRENATALE.
D ) come si stabiliscono le " Relazioni madre-neonato?
R ) sappiamo oggi che le interazioni biologiche madre-feto sono ben conosciute; è acclarato che lo STATO EMOTIVO MATERNO si rifletta sul FETO attraverso la mediazione di un sistema di " messaggeri chimici ", e sono confermate collegamenti tra DISTURBI PSICOSOMATICI precoci del neonato e stati di DISAGIO PSICHICO della donna durante la gestazione ( lutti, eventi depressivi, conflitti di coppia, oggi , purtroppo, " molto frequenti ".
Ecco che quindi, i LEGAMI madre-feto avvengono sulla base di fattori di natura PSICHICA, SENSORIALE e BIOLOGICO.
D ) cosa possiamo dire sulle RELAZIONI PSICHICHE madre-feto? Esiste una "crisi psichica della maternità?
R ) la gravidanza comporta inevitabilmente una " vera e propria crisi psichica " evolutiva nella donna , e, il VISSUTO reale della donna gravida ,assieme alla sua storia personale e alle modificazioni psico-fisiche a cui Essa va incontro, influenzano la RELAZIONE PSICHICA tra madre e feto. Sappiamo che i " conflitti interiori inconsci "( infantili ) sovente " RIEMERGONO "con grande facilità , tanto da parlare di TRASPARENZA PSICHICA, per un fenomeno chiamato RIMOZIONE ( Freud ).
Già D. Winnicot, in " La preoccupazione materna primaria"( 1975 ) e S.Freud in " La vita sessuale e in Introduzione alla Psicoanalisi " ( 1969 ) affrontano il tema della maternità in termini di " conflittualità edipica " e di " relazione fantasticata ", sappiamo oggi , dalle osservazioni cliniche, quanto " conti " la gravidanza nello SVILUPPO PSICHICO di una DONNA: si parlerebbe addirittura di Maternità come vera e propria TAPPA dello sviluppo PSICO/AFFETTIVO : la cosiddetta MATERNALITA'.
D) come si manifesterebbe questa " CRISI MATURATIVA "?
R) Sappiamo che tale fase corrisponde ad un periodo di GRANDE VUNERABILITA' della gestante : le trasformazioni dell'Identita' , per i mutamenti sia somatici ( corporei ) che psichici, possono venire vissuti sia come minaccia alla propria identità, ma anche come un occasione per maturare il suo percorso di SCISSIONE- INDIVIDUAZIONE, anche nei confronti della madre, fino a giungere, come dice Ammaniti, alla MASSIMA PERMEABILITÀ tra SFERA CORPOREA e MENTALE , riattivando, consciamente ed inconsciamente , il collegamento tra ESPERIENZE PASSATE e PRESENTI ( Se' infantile/ Se' adulto ).
Vogliamo ora affrontare un passo molto importante nella " maturazione psichica " della donna : la distinzione tra " desiderio di GRAVIDANZA e desiderio di MATERNITÀ : il 1' corrisponderebbe al " bisogno NARCISISTICO di sapere che il suo corpo funziona come quello di madre, mentre il 2' si riferirebbe soprattutto al suo essere in grado di occuparsi del figlio ".
D) come verrebbe coinvolto il " narcisismo ( amore di Se' ) in gravidanza ?
R) per capire ciò, è necessario valutare i " passaggi psichici " coinvolti in questo periodo : Noi sappiamo , dalla psicanalisi ( S.Freud ) , che l'AMORE di SE' ( narcisismo) , preso così com'è, non rimane come tale ( puro ) , ma è solo durante la " ricerca dell' OGGETTO PRIMARIO "d'AMORE "( MADRE ) che , incontrando Se'stesso , si prende come " oggetto d'amore. Poi, il NARCISISMO SECONDARIO interverrebbe per " INTERIORIZZARE la relazione oggettuale ( quella del 1'oggetto d'amore, la madre ) .
Ora, durante la gravidanza, il " BAMBINO in UTERO ", appartiene sia all'INVESTIMENTO NARCISISTICO, che a quella dell'INVESTIMENTO OGGETTUALE. Sappiamo anche che, normalmente, il " narcisismo della donna SI RAFFORZA nei PRIMI MESI della gravidanza, che , per la carenza di una rappresentazione del bambino , il cosiddetto " vuoto di figlio ".
Progressivamente la " rappresentazione del bambino appare, nella psiche materna, in maniera immaginaria, venendo così a realizzarsi il cosiddetto " figliò immaginario ".
D ) come avverrebbero allora le " RELAZIONI PRECOCI tra madre e figlio ?
R ) parliamo di " rappresentazioni materne " durante la gravidanza, che subirebbero un cambiamento: da un lato , essa elabora certe rappresentazioni mentali di se'stessa, in quanto madre, e del proprio figlio che verrà ; dall'altro, essa tende a modificare le rappresentazioni formatesi durante l'infanzia. È importante riuscire a capire il " modo " in cui la donna VIVE la MATERNITÀ.
Affrontiamo ora un aspetto molto interessante, quello delle INTERAZIONI SENSORIALI nel periodo PRENATALE .
D ) esiste una continuità tra vita prenatale e postnatale ?
R ) si' , sono state confermate le ipotesi di S.Freud( Inibizione, sintomo e angoscia ) riferite ad alcuni sistemi sensoriali quali : OLFATTO, GUSTO, UDITO. In particolare, si è appurato, che nella parte finale della gravidanza, e cioè " presso il termine ", TUTTI i SISTEMI SENSORIALI FETALI sono già in FUNZIONE .
D) Come avverrebbero pertanto le RELAZIONI PRECOCI tra MADRE e FETO, relazioni che poi proseguono, con il NEONATO, in una specie di CONTINUITÀ PSICO-SENSORIALE ?
R) È dagli anni 70 che si sono sviluppati gli studi e gli interessi per il periodo fetale, a partire dalle competenze sensoriali dei neonati . Il PRIMO a svilupparsi è il SISTEMA SOMATOESTESICO ( sensibilità somatica , del corpo ) : in neuro fisiologia, l'AREA SOMESTESICA primaria( nota anche come circonvoluzione post-centrale o corteccia somato- sensoriale primaria o area S 1 ) è un 'area della corteccia telencefalica localizzata nel lobo parietale del cervello e deputata alla ricezione di stimoli sensitivi del TATTO ).
Tale " sistema somatestesico " viene attivato durante i MOVIMENTI FETALI, gli SPOSTAMENTI della MADRE e le CONTRAZIONI UTERINE . Ancora poco si conosce riguardo la reattività fetale agli STIMOLI TERMICI e nocicettivi ( dolorosi ) , anche se gli studi sulla sensibilità tattile siano motivati e focalizzati sulla comprensione della " SOFFERENZA del FETO ".
Successivamente si sviluppa il SISTEMA CHEMIOSENSORIALE : OLFATTO e GUSTO. Tale sensibilità ( gusto ) permette la distinzione tra i sapori fondamentali (dolce, salato, amaro) : essenzialmente è il LIQUIDO AMNIOTICO che serve a " trasmettere gli STIMOLI CHIMICI che in tal guisa raggiungono i vari " chemio recettori fetali; in realtà poco si conosce sulla sensibilità gustativa, laddove quella NASALE pare sia stata molto più studiata. È stato dimostrato che, il NEONATO di 3 GIORNI, sia maggiormente attratto dall'ODORE del LIQUIDO AMNIOTICO( quello in cui era immerso nel periodo prenatale ) rispetto ad " altri odori ,addirittura dal PROPRIO LIQUIDO rispetto a quello di ALTRI, se messi a confronto.
D) quali altre INTERAZIONI SENSORIALI nella vita prenatale abbiamo?
• SENSIBILITÀ CINESTESICA : comprende quella PROFONDA ( i recettori propriocettivi , che danno informazioni , con precisione ed in tempo reale, al Sistema Nervoso Centrale , sui parametri motori( muscoli, tendini, articolazioni) in seguito al movimento effettuato); tali recettori sono già presenti a 4 MESI di GESTAZIONE e vengono " attivati " dai MOVIMENTI FETALI e da pressioni sul corpo.
• APPARATO VESTIBOLARE ( vestibolo, labirinto) cioè l'organo dell'EQUILIBRIO, attivo già alla 19-20' settimana di gestazione.
• SENSIBILITÀ UDITIVA: sappiamo che la maturazione dell'apparato COCLEARE si completa già alla 28'-30'settimana gestazionale : a 35-36settimane, il feto può mostrare già BUONE CAPACITÀ di DISCRIMINAZIONE UDITIVA; ciò significa che , un suono di media frequenza ( come quello di una CONVERSAZIONE a voce medio-bassa ) emesso in prossimità( vicino) della gestante , è già A LIVELLO della SOGLIA UDITIVA del FETO. Similmente, studi di rumori maggiori (aerei ) hanno dimostrato effetti paradossi : tanto più prolungata è stata l'esposizione prenatale al rumore, tanto minore è stato il N. di neonati risvegliati poi da tale rumore ( Y. Ando, H. Hattori ) , evidenziando quindi una "certa capacità d'acquisizione IN UTERO."
Altri studi ( Fifer, Busnel ) hanno confermato, attraverso l'osservazione delle VARIAZIONI del RITMO CARDIACO FERALE, la capacità del feto e , chiaramente, anche del neonato, di DISTINGUERE la VOCE della PROPRIA MADRE, sia mentre parla a LORO o ad un'ALTRA PERSONA o addirittura, mentre COMUNICA col pensiero, con SUO FIGLIO . Questi dati vengono confermati da altri studi ( Satt, Spence ) che dimostrano quanto un neonato appena nato prediliga una certa " ninnananna", già CANTATA dalla MADRE STESSA nell'ULTIMO PERIODO della gravidanza.
• SISTEMA VISIVO : è l'ultimo a svilupparsi e , alla nascita, è ancora molto immaturo. Sappiamo che il neonato è in grado di avvertire, distinguere, fissare , seguire ed analizzare la " STRUTTURA di uno STIMOLO. Ecco che allora,possiamo intendere che il FETO è in grado di possedere alcune " competenze fisiologiche " che poi , con l'ausilio degli ORGANI di SENSO ( vista, gusto , olfatto, udito, tatto ),il movimento, e il condizionamento della madre stessa , lo mettono in grado di entrare IN RELAZIONE con l'AMBIENTE.
A questo riguardo, non siamo ancora però , allo stato attuale, in possesso di dati definitivi sulle INTERAZIONI MATERNO-FETALI. Occorre infatti mantenere una certa prudenza nel l'interpretazione di di tali dati , anche se abbiamo ACQUISITO dati scientifici che confermano i " PRECOCI RAPPORTI tra MADRE e FETO, sia per via VOCALE che " APTONOMICA " .
Aptonomia ( metodo per entrare in contatto con il bebè nel pancione)
Voglio ricordare che esistono alcuni metodi per " entrare in contatto "e RAFFORZARE il RAPPORTO madre-figlio durante la VITA PRENATALE, e che ora consentono anche al futuro padre di " inserirsi" nella DIADE madre- feto . APTONOMIA significa esattamente: SCIENZA del TATTO, che, già dal V mese di gravidanza,in pratica da quando la madre avverte i primi MOVIMENTI FETALI, permette ai futuri genitori , di entrare in contatto con bambino, attraverso dei " particolari MASSAGGI ", previo l'indispensabile RILASSAMENTO MATERNO.
Ecografia Tridimensionale (3D e 4D) Volto in 3D a 23 settimane
L’ecografia tridimensionale si basa sulla ricostruzione ed elaborazione computerizzata delle normali immagini ecografiche bidimensionali. Si possono ottenere delle immagini tridimensionali (3D), cioè immagini ferme che vengono analizzate successivamente da vari punti di vista ed in tre dimensioni, oppure immagini quadridimensionali (4D), dove la quarta dimensione è rappresentata dal tempo, cioè si hanno immagini tridimensionali in movimento e in tempo reale. È dimostrato da alcune pubblicazioni che la visualizzazione del feto in 3D e 4D consente ai genitori di iniziare precocemente un utile rapporto affettivo e relazionale con il proprio bambino. A questo scopo è possibile effettuare lo “scan-for-fun”, ovvero l’ecografia ludica che, senza scopo diagnostico, consente ai genitori una osservazione tridimensionale e quadridimensionale per un certo tempo il feto ed il suo comportamento per conoscerlo meglio. Perchè l’esame risulti ben chiaro bisogna che il feto sia posizionato adeguatamente, che vi sia una buona falda di liquido amniotico e che l’ecogenicità della paziente sia buona. L’epoca migliore per l’ecografia 4D è quella compresa fra le 23-24 e le 28-29 settimane di gestazione, anche se già nel primo trimestre è possibile eseguire l’esame in 3D e 4D rendendosi conto di come già a 12 settimane il feto sia completamente formato ed in piena attività. La maggior parte delle diagnosi di malformazioni fetali si effettua ancora con le tradizionali immagini bidimensionali, vi sono però alcune patologie per le quali la valutazione tridimensionale può offrire dei vantaggi e ci riferiamo, in particolare, allo studio dei tessuti molli, della spina bifida, di alcune patologie del sistema nervoso centrale, del cuore e dell’apparato muscolo scheletrico. Riteniamo inoltre che l’ecografia 3D-4D offra dei sensibili vantaggi nell’interpretazione dell’ecocardiografia fetale. Le cardiopatie rappresentano le malformazioni fetali più comuni e, spesso, le più difficili da individuare ed interpretare. La qualità dell’ecografo risulta, in questi casi, estremamente importante per individuare eventuali patologie. I nostri ecografi consentono, inoltre, di utilizzare una innovativa tecnica detta STIC (Spatio-Temporal-Image-Correlation) che consente di studiare la funzionalità del cuore, ed i movimenti delle sue strutture anatomiche, attraverso lo studio di un ciclo cardiaco virtuale ricavato da svariati cicli sovrapposti (per un maggiore approfondimento vedi il capitolo dell’ecocardiografia fetale ).
Ecografia 3D del volto fetale |
Ecografia 3Ddel volto fetale : feto dormiente |
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