martedì 14 ottobre 2014

FOCUS SU: STRESS E GINECOLOGIA (focus on: stress and gynaecology)

É oramai confermato che le reazioni psico-emotive coinvolgono le funzioni neuroendocrine e in particolar modo le funzioni riproduttive, e questo comporta una nuova interpretazione della fisiopatologia dei disturbi ginecologici, della sessualità e della gravidanza.

DOMANDA 1:
quale è l'impatto degli stressors psico-emotivi sulle funzioni neuroendocrine e riproduttive?

RISPOSTA:
Sappiamo di certo che stress psico-fisici o emozionali possono attivare l'asse neuroendocrino ipotalamo-ipofisi-surrene. In particolar modo si ritiene che eventi stressogeni (stressors) "desincronizzano" il ritmo del cortisolo, ormone corticosurrenalico, con conseguenze inibenti su altri ritmi e circuiti che esso controlla.

DOMANDA 2:
Come agisce lo stress sul sistema riproduttivo in genere?

RISPOSTA:
Si sa che il CORTICOTROPHIN Releasing Hormone (CRH - ormone prodotto sotto stress a livello ipotalamico), altera gli assi neuroendocrini attraverso modificazioni sulla produzione di gonadotropine, che sono ormoni agenti sulle gonadi (genitali femminili), secreti dalle cellule basofile dell' Adeinoipofisi, e del sistema oppioide, come già riportato in precedenti articoli pubblicati.

DOMANDA 3:
Quali sono e come avvengono le ripercussioni sul sistema riproduttivo?


RISPOSTA:
Nelle donne in età fertile, livelli alterati di LH (ormone luteinizzante prodotto a livello ipofisario), determinano anovulazione (non ovulazione) e amenorrea (assenza di flusso); noto é il caso delle atlete ove, sia per la diminuzione ponderale (peso) che per l'impegno psicofisico delle gare, si assiste spesso ad assenza mestruale o a ritardata comparsa della prima mestruazione (menarca).
Conosciuto é inoltre l'effetto dell'evento stressante sulla prolattina (PRL- vedi struttura foto), classico ormone ipofisario stress-dipendente: basta anche la semplice puntura dell'ago durante il prelievo venoso per innalzarlo, dando una iper-prolattinemia (IPERPRL) stress indotta; ne conosciamo comunque svariate cause di altro genere in grado di indurre una iperprolattinemia (funzionale, da farmaci, da cause organiche, etc

Struttura chimica Prolattina (PRL)

DOMANDA 4:
Ci sarebbe un rapporto diretto tra stress ed infertilità?

RISPOSTA :
Vari studi osservazionali di ricerca hanno dimostrato quanto e come gli "stressors" riducano i successi riproduttivi: ogni evento stressante attiva direttamente il sistema Adrenergico (surrene) che induce la liberazione di due neurotrasmettitori:
1- Adrenalina
2- Noradrenalina
Gli organi genitali femminili interni possiedono i recettori per tali sostanze ormonali che, se stimolati, possono interferire con il trasporto dei gameti (ovocita, spermatozoo) lungo la tube (di Fallopio) e compromettere il flusso sanguigno a livello uterino, interferendo negativamente sulla fecondazione e sul mantenimento dell'omeostasi gravidica.

DOMANDA 5:
Come avverrebbe il condizionamento di comparsa e ricorrenza di certe patologie ginecolologiche in presenza di fattore stressogeni?

RISPOSTA:
E' stato recentemente dimostrato che le donne con vulvovaginiti da Candida Albicans (micosi/funghi) ricorrenti, risultano essere le più vulnerabili allo stress: studi di ricerca recente, hanno evidenziato la presenza di un brusco innalzamento del cortisolo (secreto dal corticosurrene) nella saliva di queste donne, nel momento del risveglio mattutino: il cortisolo è induttore di immunodepressione.
E' stato evidenziato anche da lavori recentemente pubblicati, quanto la presenza di stati depressivi o ansioso-depressivi ricorrenti o cronicizzati, possano essere fattori scatenanti "dolore pelvico" in questa fascia di donne psico-fragili. Noi sappiamo infatti quanto lo stress emotivo possa peggiorare un dolore pelvico preesistente o addirittura indurlo, in seguito ad una "contrattura involontaria dei muscoli pelvici", e tale interferenza di ridotto adattamento agli stimoli dolorosi, pare essere certamente associato anche alle modificazioni della biochimica della serotonina e delle endorfine.


ormone Cortisolo

DOMANDA 6:
Come avverrebbe tale meccanismo ormone-dipendente di regolazione sulle funzioni vegetative(indipendenti dalla volontà)?

RISPOSTA:

E' stato dimostrato che la caduta degli estrogeni (oestrogen breakdown), determina riduzione dei livelli di serotonina, che giustificherebbe la comparsa di "stati depressivi" di molte donne in periodo climaterico (pre-menopausale); la concomitante presenza di episodi distimici e stressogeni rappresentano fattori di rischio aggravante tale stato, anche se in fase di compenso o di controllo apparente fino a qual momento.
Inoltre la serotonina è un potente regolatore delle funzioni neurovegetative e a livello gastrointestinale. Ne deriva che la sua carenza entra a far parte di varie sindromi psico-neuroendocrine, quali la sindrome premestruale (PMS), caratterizzata da sbalzi di umore o disforia, ritenzione idrica, aumento di peso, gonfiore addominale, colon irritabile(spastico).
Infine emergono segnalazioni sufficienti per poter affermare come l'esposizione a fattori stress-inducenti, sia una della cause importanti e riconosciute di calo(deficit) del desiderio sessuale, frigidità, vaginismo, impotenza (deficit erettile ed eiaculazione precoce nell'uomo). Vogliamo quindi concludere affermando che: le valenze emotive ed affettive in ambito ginecologico sono fattori molto potenti ed importanti. Osserviamo peraltro, sempre con maggiore frequenza, quanto le disfunzioni sia organiche che funzionali vengano influenzate e penalizzate dagli "eventi e dagli stili di vita" personale di ogni donna. Occorre quindi molta sensibilità nel saper cogliere la sofferenza e la richiesta di aiuto che si nasconde dietro al sintomo(disturbo) cercando di affrontare il disagio e le eventuali disfunzioni patologiche nella sfera fisio-psico-biologica femminile (in toto).
Risulta inoltre sempre più evidente come l'interpretazione dei processi adattativi (neuro-psico-biologici) disfunzionali stress-correlati, dia il via ad un nuovo chiarimento e trattamento della fisiopatologia dei disturbi ginecologici, della sfera sessuale e del momento gestazionale (gravidanza) tenendo sempre presente che il punto cruciale e di svolta sta nel riconoscere che la "reazione da stress" tende a permanere anche quando l'organismo non ne viene temporaneamente interessato in maniera evidente; ciò comporta la cronicizzazione di vari disturbi e patologie varie, incluse quelle in ambito ginecologico.