mercoledì 29 gennaio 2020

Seconda parte sul PIANETA MENOPAUSA. FOCUS SU: Come affrontarla. La FRONTIERA delle NUOVE TERAPIE. (Part 2 about MENOPAUSA PLANET: FOCUS on: HOW to FACE IT. THE FONTIER of NEW DRUGS)

Part 2 about MENOPAUSA PLANET :   FOCUS on :  HOW to Face IT. The FONTIER of NEW DRUGS

Vogliamo innanzitutto iniziare questa relazione ,  ricordando che abbiamo già discusso , in precedenti articoli 
pubblicati, dell’importanza della TOS ( Terapia Ormonale Sostitutiva in Menopausa ).
D) Si è ormai universalmente concordi sull’importanza della Terapia Ormonale Sostitutiva ( TOS ) in menopausa? 
R )     Si. Possiamo dire con certezza che  la TOS , prescritta in DONNE con SINTOMI CLIMATERICI
, in Menopausa recente (  meno di 7- 10 anni ) e con un’età inferiore ai sessant’anni, comporta numerosi
EFFETTI BENEFICI  sia per la QUALITÀ’ della vita sia per la SALUTE  della donna medesime, riducendo
di molto i rischi , rispetto al NON TRATTAMENTO.
Questo criterio di accettabilità e di riconoscimento dell’utilità della TOS , è abbastanza recente: ancora
solo  15 -20 anni fa , si sostenevano  teorie riguardanti effetti Negativi  correlati all’uso della TOS , 
anche per donne  in menopausa con sintomi severi(!). 

D) cosa ha portato al consenso comune sulla UTILITÀ della Terapia Ormonale Sostitutiva ( TOS ) 
in menopausa?
R)Indubbiamente, gli studi scientifici successivamente effettuati , associati   all’elaborazione delle 
re-analisi hanno eliminato qualsiasi dubbio riguardante i rischi e benefici della TOS a lungo termine(!) ,e, 
questo soprattuttoin relazione alle “NUMEROSE PATOLOGIE ”  che possono insorgere in questo delicato 
periodo di vita della donna.

D) come dovrebbe avvenire  quindi l’approccio al trattamento ormonale sostitutivo( TOS )  della donna in 
menopausa con DISTURBI CLIMATERICI ?
R)   Dobbiamo innanzitutto sottolineare che la Terapia Ormonale Sostitutiva in MENOPAUSA ,
deve essere modulata e cioè “ PERSONALIZZATA”( Taylored )  in base alla paziente che abbiamo davanti,
 alle sue problematiche presenti, alle sue caratteristiche funzionali , al fine di lavorare sia  sulla
 “ PREVENZIONE che sulla CURA  per tali tipologie di donne in questa fase di vita.

Ecco che allora la scelta del TIPO  di TERAPIA FARMACOLOGICA e del tipo di “somministrazione”, 
deve essere dettata sempre  in base agli OBIETTIVI  del trattamento, alla “ COMPLIANCE” della paziente ,
nonché al SUO  PROFILO  di SICUREZZA : il DOSAGGIO  inoltre deve essere  il “ MINORE  possibile,
tenendo sempre conto del RAPPORTO rischio- beneficio nel tempo.

D ) verso quali tipi  di trattamento farmacologico si è quindi oggi giorno  pertanto orientati in tale tipologia di 
donne in ETÀ CLIMATERICA?  
R )    Ci si è orientati essenzialmente sull’uso di bassi dosaggi di ESTROGENI e di PROGESTINICI ,
 questi ultimi i più simili a quelli naturali . Sappiamo che le terapie ormonali classiche uniscono l’estrogeno
 e chiarisce sempre con i contrastare la sento patologia clinica da una pausa, e ad un progestinico 
scientemente per la protezione dell’endometrio è da riscrivere ventrale iperplasia e di patologia 
neoplastica ( cancro)  ma anche per Controllare eventuali  sanguinamenti animali ( UAB )  mestruali.
Le  normali Terapie “classiche” uniscono  sempre l’ESTROGENO , che svolge azione attiva 
nel CONTRASTARE  la @sintomatologia clinica”  della menopausa,   alla somministrazione  
di un PROGESTINICO, per la protezione dell’endometrio dal rischio eventuale di IPERPLASIA ( ispessimento ) 
e di sviluppo di un “ cancro dell’ENDOMETRIO ma anche però per controllare un ‘ eventuale sanguinamento 
mestruale e quindi evitare i sanguinamenti anormali( AUB ).

D ) sono state acquisite negli ultimi anni,  nuove MOLECOLE PROGESTINICHE  con effetti benefici 
sull’organismo femminile,  oltre già quelli conosciuti sull’UTERO?
R) Possiamo affermare di Si. Oltre alla terapia ormonale sostitutiva classica( TOS )  con Estrogeni
( ESTRADIOLO, oppure estrogeni equini coniugati) + PROGESTINICI , oggi giorno esistono molte molecole 
che possono essere utilizzate in certe patologie di pazienti con determinate caratteristiche, nella TOS.
Qui essenzialmente ricordiamo: • I PROGESTINICI usati nella TOS,  escluso il progestinico micronizzato ,
 quasi uguale  a quello “ NATURALE”  prodotto  dall’organismo , presentano “varie differenze tra di loro” ,  
per Struttura Chimica, Farmacodinamica,  Metabolismo , e anche per  Potenza d’Azione.

Voglio ricordare che tutti i PROGESTINICI  di sintesi possono derivare dal TESTOSTERONE
( derivati  del 19-Nortesterone come PRIMOLUT-Nor, Levonorgestrel, Dienogest, Gestodene) , 
dal 17 OH- Progesterone ( Medrosdoprogesterone acetato, Ciproterone acetato , Clormadidone) , 
dal 19 -Norprogesterone( Nomegestrolo acetato) o dallo Spironolattone
 ( Drospirenone ).
 Ne deriva pertanto, la loro differente struttura può influenzare l’attività per il recettore del Progesterone,  
ma anche per altri recettori come il recettore per gli Androgeni,  per gli Estrogeni,  e per i Mineralcorticolidi , 
producendo quindi effetti biologici molto DIVERSI  da quelli del Progesterone naturale (!)

D) Cosa comporterebbero quindi tali differenze strutturali?   
R)   - quelli derivanti dal Progesterone  NON hanno effetti androgenico,  hanno effetto quasi nullo sui
parametri metabolici tipo grassi nel sangue,  hanno proprietà anti-androgeniche,  non hanno nessuna influenza
significativa  sull’affinità di legame delle SHBG(!)  - quelli invece derivati dal testosterone, presentano una
buona disponibilità orale, unottimo effetto progestinico sull’endometrio, una buona stabilizzazione del
ciclo.  - quelli derivati infine  dallo Spironolattone , in particolar modo il DROSPIRENONE. , hanno un effetto 
natriuretico e ipotensivo, e rappresentano una PRIMA SCELTA  per le donne con IPERTENSIONE  al limite
( border-line ) oppure con tendenza alla “ RITENZIONE IDRICA “.

D) esistono, allo stato attuale,  nuove molecole per la Terapia Ormonale Sostitutiva
( TOS ) nelle donne in Menopausa?   
R) Nuovi studi di ricerca hanno portato all’utilizzo attuale anche di molecole che oltre ad associare
 “l’effetto PROGESTINICO  sull’endometrio , hanno anche altre caratteristiche intrinseche,  utili per 
la paziente sia in termini di nuova scelta , sia come profilo di SICUREZZA (!)

D) di  quali molecole essenzialmente si tratta?   
R)  il primo ricordiamo il DIENOGEST, derivato del 19-nor testosterone, che unisce le proprietà farmacologiche 
di due principi(  il 19-norProg e il 17-OHProg, permettendo pertanto un’ELEVATA SENSIBILITÀ per il recettore 
del progesterone,  associato ad un POTENTE  “effetto progestinico” sull’ENDOMETRIO. Va però detto che, 
diversamente dagli altri composti di questa classe il DIENOGEST non ha effetti androgenici anzi HA proprietà 
ANTIANDROGENICA  a cui si associano anche minimi cambiamenti nel metabolismo dei grassi e degli zuccherie
 quindi con RIDOTTO IMPATTO METABOLICO  sull’ organismo.

Inoltre, il DIENOGEST  agisce a livello dell’utero provocando una sorta di “ decidualizzazione
ENDOMETRIALE  con conseguente atrofia dell’endometrio stesso e mostrando quindi anche un
EFFETTO BENEFICO sui sanguinamenti atipici ( AUB ).
 Inoltre , tale molecola, avendo anche un effetto anti- proliferativo sulla mucosa endometriale , possiede anche
 proprietà antinfiammatorie- antiangiogeniche , ed è proprio per queste proprietà che il DIENOGEST  viene 
largamente utilizzato nella terapia medica dell’ENDOMETRIOSI, con una riduzione quantitativa sia delle 
LESIONI ENDOMETRIOSICHE che a una “progressiva riduzione”   del DOLORE PELVICO CRONICO.

Nella TOS, Il Dienogest viene associato al dosaggio di 2 mg all’Estradiolo valerato 1 mg, in terapia combinata 
continua.
Come secondo, vogliamo menzionare il DROSPIRENONE, derivato del 17alfa-spironolattone, con un profilo
 farmaco-  dinamico molto simile a quello del Progesterone.
Vogliamo ricordare la grande affinità di questa molecola al  recettore dei Mineralcorticoidi : ne comporta un effetto 
NATRIURETICO  a lungo termine. Nella Terapia Ormonale Sostitutiva ( TOS ) , viene utilizzato ad un dosaggio 
di 2 mg, e viene associato ad 1 mg di 17 beta estradiolo.

 Ecco quindi la caratteristica importante del DROSPIRENONE  è: l’azione “ ANTIMINERALCORTICOIDE e
ANTIANDROGENICA.
 Da studi multicentrici effettuati nelle donne in post nella pausa, è stata evidenziata una SIGNIFICATIVA
RIDUZIONE della PRESSIONE SOSTOLICA( massima ) e DIASTOLICA( minima ), venendo quindi a svolgere
una valida  possibilità di trattamento ormonale sostitutivo ( TOS ) nelle  donne con IPERTENSIONE di grado 
Lieve-Moderato; aggiunge inoltre l’efficacia nel combattere la sintomatologia climaterica portando a una riduzione 
della frequenza delle “vampate di calore”
delle “sudorazioni notturne”, di  problemi del sonno , di alterazione del tono dell’umore e anche dì sintomi legati 
all’atrofia vulvo vaginale da carenza estrogenica( secchezza vaginale,,dispareunia, vulvodinia ).

Infine tale molecola  ha dimostrato un impatto positivo sul PESO CORPOREO,  sul miglioramento del
METABOLISMO dei GRASSI (  lipidi) e ciò comporta dei riflessi positivi e benefici anche a livello
CARDIOVASCOLARE,che  si sommano all’effetto POSITIVO e PROTETTI O  dell’ESTRADIOLO 
(17beta estradiolo ) sul microcircolo.