DOMANDA:
Cosa s'intende per HERPES VIRUS SIMPLEX ( HSV )
RISPOSTA:
Si tratta di un
infezione caratterizzata prevalentemente dalla comparsa di " lesioni cutanee e/o
delle mucose visibili , con aspetti vescicolari", generalmente riuniti " a
grappolo "( foto 1 ); tale infezione virale si contraddistingue per una sua "
sequenza particolare ": -
Infezione primaria -
fase di latenza - infezione
ricorrenti multiple
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FOTO 1, HERPES LABIALE |
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HERPES VIRUS |
DOMANDA:
quale è la causa ( eziopatogenesi ) di
questo stato morboso ?
RISPOSTA:
L'
HSV è' un
virus a DNA , in
cui si distinguono 2 tipi antigenici :
-
tipo 1 = HSV1 che
infetta prevalentemente la parte superiore del nostro corpo , già dall'età
infantile.
-
tipo 2 = HSV 2 che infetta prevalentemente le
regioni genitali in coincidenza con l'inizio dell'attività sessuale ed è
"
responsabile della gran maggioranza delle infezioni erpetiche neonatali ( 70/80%
)
trasmesse da madre a figlio durante il parto "
DOMANDA:
come si
diffondono gli HSV ?
RISPOSTA:
Gli HSV hanno una diffusione ubiquitaria
. Si è visto che nei paesi industrializzati , oltre il 90% dei soggetti adulti
siano portatori di anticorpi anti-HSV1 ed oltre il 30/40% contro l'HVS2 ( tipo 2
), in gran maggioranza " donne con prima infezione ( primaria ) spesso
sub-clinica ( non manifesta ).Pare , in molti paesi, che tale infezione sia
inversamente proporzionale allo stato economico, con una % di portatori del gli
anticorpi antiHSV1 intorno al 30/40%nelle classi economiche più agiate,
contro un 80/100% di presenza anticorpale nelle classi meno favorite
Per quanto riguarda invece la sieropositività degli HSV2, essa risulta molto
variabile nella popolazione mondiale dall'1 al 60/70% nelle varie aree
geografiche , ma da recenti studi in USA , e'emersa una cosa molto importante :
esiste una correlazione diretta tra anticorpi anti HSV2 e il numero di partners
sessuali , il sesso femminile > incidenza di quello maschile , razza
nera > incidenza rispetto a razza bianca.
DOMANDA:
qual'e' il tasso d'incidenza di
sieropositività nella popolazione generale per gli HSV2 ?
RISPOSTA:
E' intorno al 20/30% nei soggetti di classe medio alta, arriva al 70% nelle sociali
più sfavorevoli, e raggiunge l' 80/90% nelle prostitute.
La maggior
concentrazione dell'infezione da HSV si ha con l'inizio dell'"attività sessuale tra i 15 e i 30anni , con un incremento esponenziale (4/5volte) nei
teenagers bianchi è raddoppiata tra i giovani adulti. Da non sottovalutare la
trasmissione PERINATALE dell'HSV2 durante il parto di donne con infezione
genitale, durante il parto.
DOMANDA:
Come avviene il contagio "?
RISPOSTA:
il contagio avviene per
CONTATTO
DIRETTO , in particolar con la
saliva (da parte di portatori sani)
o per via cutaneo-mucosa ( rapporti sessuali, parto ) , mentre la
"trasmissione
aerea" è rara.
Il virus, giunto nelle "cellule epiteliali" di cute e mucose,
va incontro a replicazione determinando le
caratteristiche alterazioni delle cellule infettate ( degenerazione ballo
biforme, edema marcato,inclusioni nucleari ) è un
processo infiammatorio tipico
che clinicamente si manifesta con formazione di " vescicole " intra
epidermiche, a parete sottile. Successivamente si assiste al
coinvolgimento
delle " vie linfatiche " di drenaggio ed i linfonodi satelliti (regionali). La viremia (passaggio nel sangue ) e la disseminazione viscerale (negli organi) sono eventi eccezionali che si hanno in soggetti con grave
compromissione del sistema immunitario, in particolare del l'immunità cellulo-mediata. Il virus, dopo aver interessato le " terminazioni nervose
superficiali, raggiunge ,
tramite i
"nervi sensitivi " , per via
centripeta (verso il centro ) i
"gangli nervosi " corrispondenti (ganglio di Gasser per HSV1 e gangli sacrali per HSV2 ) ove può rimanere
quiescente e latente per tutta la vita. Ecco che , al momento della recidiva,
questo stato viene interrotto (
SLATENTIZZAZIONE ) e il
virus diffonde in senso centrifugo (verso l'esterno) lungo l'assone per ricolonizzare il terreno muco-cutaneo ove era avvenuta l'infezione primaria.
DOMANDA:
da un punto di vista clinico, come distinguiamo l'infezione erpetica ?
RISPOSTA :
la distinguiamo in :
-
primaria , quando avviene in soggetti
sprovvisti di anticorpi, generalmente nella prima infanzia, presentandosi come:
1)
INAPPARENTE , la più frequente. 2)
SINTOMATICA , nell'1%
dei casi, con quadri clinici diversi a seconda della via seguita dal virus,
dall'età e dallo stato immunitario del soggetto colpito
-
ricorrente : la maggior parte ( 80% ) della popolazione adulta ospita l'HSV
allo stato latente, ma solo il 10/15% dei soggetti, per un transitorio calo del
l'immunità cellulare, subisce l'infezione
ricorrente.
Herpes genitale da HSV1
Herpes labiale da
HSV1
Herpes labiale da HSV2 Frequenza di recidive
Herpes genitale da HSV2
DOMANDA:
come si presenta l'infezione dell' HERPES GENITALE ?
RISPOSTA:
essa è attualmente una delle malattie a
trasmissione sessuale a maggior riscontro nella popolazione generale, in netto
aumento (sottostimato) per la grande frequenza di forme asintomatiche. Ci
sono dei riflessi di tale infezione sul soggetto colpito? La patologia
genitale da HSV determina, oltre al danno a livello mucoso-cutaneo ,
una
notevole ripercussione sulla vita sessuale della persona affetta , con
conseguenze anche pesanti sul lato psicologico, tipo depressione, ansia, disagio
in relazione anche alla frequenza e durata delle recidive. Ricordiamo inoltre i
reali rischi di tale infezione in gravidanza, quali un
ABORTO PRECOCE nelle prime 20wks (settimane ) FETOPATIE , PREMATURITA' ed
Herpes neonatale.
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HERPES GENITALE
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DOMANDA: quali sono le manifestazioni del l'infezione?
RISPOSTA:
il periodo
d'incubazione dell'H.genitale è variabile da 2 a 20 giorni, preceduto da una fase
pre-clinica con un quadro simil/ influenzale (malessere, cefalea, febbre,
mialgie ), compare quindi una sensazione di bruciore mista a prurito, formicolio
in sede della zona d'inoculazione del virus, a cui segue la comparsa , a breve ,
di "
lesioni vescicolari a grappolo " nel contesto di un'area eritema
tosa (arrossata ):
-
nella DONNA si localizzano a livello di
vagina, vulva, cervice uterina( collo ) e perineo , dando luogo a ad un quadro
di " vulvovaginite acuta" con intenso dolore( a tal punto da impedire la visita
ginecologica ), eritema ed edema delle grandi labbra , dispareunia( dolore al
rapporto ) , secrezioni vaginali, febbre, malessere, compromissione dello stato
generale, linfoadenopatia inguinale dolente, interessamento uretrale con "
disuria "per il dolore urente alla minzione.
-
nel MASCHIO si
localizzano a livello del glande, prevalentemente a livello della faccia interna
del prepuzio e del solco balano-prepuziale,e della'asta peniena, in maniera meno
intensa rispetto alla donna. Le cosiddette " vescicole " possono persistere per
alcuni giorni nel maschio , mentre nella donna vanno incontro a rapida rottura ,
creando tipiche erosioni tondeggianti, ricoperte da essudato biancastro e con un
sottile alone eritematoso periferico, che generalmente si risolvono
spontaneamente nel giro di 2-3 settimane.
-
nei rapporti
OMOSESSUALI l'infezione primaria può avvenire a livello anale o
perianale , con dolore ,prurito, tenesmo( spasmo doloroso dell'ano con bisogno
impellente di evacuazione) , presenza di secrezione anale .
-
negli
IMMUNODEPRESSI omosessuali, affetti da AIDS, frequentemente è presente
una proctite erpetica ad andamento cronico e progressivo . Circa il 20% degli
individui con lesioni genitali, presentano assieme anche una faringite.
Circa il
25-30% presenta lesioni extra- genitali : bocca , glutei .
DOMANDA:
cosa ci dice
riguardo alle Recidive ?
RISPOSTA:
diciamo che,
sotto l'influenza di fattori scatenanti( fatti infettivi generali, esposizione
al raggi UV , esposizione al freddo, ciclo mestruale ( herpes catamenialis ) ,
rapporti sessuali, stress fisici e psichici , farmaci, alimentazione, si attua
il processo di "
riattivazione virale " che porta ad una manifestazione
dipendente dalla carica virale, dalla natura del virus , dall'interazione
virus-cellule e infine dalla rapidità con cui l'immunità dell'ospite reagisce
contro il virus stesso. Le
RICORRENZE di Herpes ano-genitale
avvengono in entrambi e sessi ma abbiamo visto che variano per soggetto (maggiore negli uomini ), per epoca (3 volte maggiore nei primi tre mesi dopo
l'acquisizione ), per tipo virale (se HSV2 in media 4 episodi / anno , HSV1
meno di 1 episodio:anno ); qui la sintomatologia (disturbi ) e' minore
rispetto al l'infezione primaria , venendo l'eruzione cutanea- mucosa preceduta
da bruciore locale, senso di tensione e di prurito, a volte nevralgie urenti .
La lesione , nel contesto di un'area
eritematosa a " chiazza ",compare
dopo alcune ore con
VESCICOLE a grappolo confluenti (10-30 vescicole )
fino a formare vere e proprie BOLLE a margini policiclici:
successivamente tali lesioni si rompono, lasciando un'
erosione a cui fa
seguito una crosta giallognola che cade in alcuni giorni. Qui, scarse sono le
manifestazioni collaterali (febbricola, linfoadenopatia satellite). Segnaliamo
come l'evoluzione completa alla guarigione necessiti di 1-2 settimane e sia
generalmente più precoce nell'uomo è più lenta nella donna.
DOMANDA: esistono
complicanze ?
RISPOSTA:
il loro riscontro e'raro e comunque se avvengono sono
severe:
1) coinvolgimento del SNC, con meningite asettica generalmente da HSV2 ,
encefalite erpetica generalmente da HSV1 , e
2) in caso di recidive multiple,
comparsa di esiti cicatriziali, quali stenosi uretrali e fusione delle grandi
labbra (vulva )
DOMANDA:
come avviene in realtà la trasmissione ?
RISPOSTA:
la carica virale e quindi la sua eliminazione, fondamentale per il
contagio, è' massima quando le lesioni sono in fase florida , ma , "nelle donne,
soprattutto , può verificarsi anche
in fase di latenza clinica" o asintomatiche, in circa il 20% delle donne con anticorpi anti-HSV2, ove vi
si possono riscontrare lesioni in zone scarsamente sintomatiche, quali collo
dell'utero, mentre nel 50/60% non vie diagnosticata l'infezione HSV perché
manifestata in forma atipica ( inusuale ) Quindi 1) TRASMISSIONE per via
sessuale : essa è una delle più frequenti ed in continua espansione : "
LE LESIONI ERPETICHE
GENITALI sono ALTAMENTE CONTAGIANTI e quindi è sempre consigliabile l'
astensione
dei rapporti sessuali non protetti. Ecco che nel sesso femminile,
lesioni
scarsamente sintomatiche in sedi scarsamente accessibili quali la cervice
uterina (collo) e il canale cervicale, "
facilitano la trasmissione del virus
e rendono difficile la prevenzione " in assenza di adeguate misure
igienico -sanitarie.
DOMANDA:
e'possibile la prevenzione ?
RISPOSTA:
essa va esercitata
soprattutto nelle fascie di età giovanile e nelle donne in età riproduttiva , attraverso un'adeguata igiene locale e ricordando che la "
promiscuità sessuale " rappresenta uno dei principali fattori di
rischio. Bisogna ricordare, oltre al rischio di trasmissione sessuale , l'
alta
incidenza di
INFEZIONI NEONATALI da HSV2 soprattutto ,
trasmesse da madre a figlio " durante il parto", e che si possono manifestare
come :
a) LOCALIZZAZIONE a CUTE, OCCHI e BOCCA ( 40% )
b) interessamento del
SNC : Encefalite erpetica, con/senza interessamento cutaneo ( 35% )
c) forma "
disseminata" a SNC , polmoni, fegato, surreni e cute ( 25% ) Ricordiamo infine
che: le forme più severe e frequenti di Infez. Neonatale si presentano quando si
verifica l'
INFEZIONE PRIMARIA MATERNA negli ultimi periodi della gravidanza (
rischio di trasmissione del 30-50% ) , allorché il lento sviluppo di anticorpi
materni protettivi non è sufficiente a determinare un '
adeguata copertura
fetale per trasferimento passivo .
DOMANDA:
in caso di
ricorrenze materne, che rischio ci sarebbe ?
RISPOSTA:
Le INFEZIONI RICORRENTI
MATERNE presentano invece un rischio di trasmissione " minore
" , intorno al 1-2%. La maggior parte delle IN( Infez.neonat) ( 75% ) viene
trasmessa da madri che non ricordano pregresse infezioni da HSV , ne presentano
segni o sintomi d'infezione clinicamente . Segnaliamo che è stato dimostrato
come le infezioni da herpes genitale possano predisporre all'acquisizione di
HIV1 ( virus dell'immunodeficienza acquisita) , come conseguenza della presenza
di " ulcere " e quindi di soluzioni di continuità nella barriera della mucosa
genitale ,e per richiamo di linfociti CD4 + nelle aree di replicazione
virale.
DOMANDA come si può attuare la " profilassi "?
RISPOSTA: distinguiamo :
-
Primaria : Taglio cesareo nelle donne con Herpes
Genitale riscontrato negli ultimi mesi di gravidanza
-
Passiva :
gammaglobuline nei neonati a rischio ( 0.2 ml/ kg )
-
Attiva : vaccino
antierpetico: somministrazione sottocutanea di antigeni dell'herpes simplex 1 o
2 , è' in grado di produrre una stimolazione del sistema immunitario, per
attivazione costante di alcune sotto popolazioni di linfociti T , NK e
aumentata produzione di citochine ( IFN alfa e gamma , IL -2 ). La
vaccinoprofilassi , pur non essendo in grado di eliminare la latenza gangli are
del virus, determina in molti casi , una netta riduzione del numero e della
durata e dell'intensità delle recidive. Le controindicazioni a tale vaccino sono
rappresentate dal l'allergia all'album dell'uovo e dalla gravidanza.