domenica 30 novembre 2014

Focus su : Melatonina in Medicina Fetale

 Focus on : Melatonin in Fetal Medicine 



DOMANDA :  Che cos'è la Melatonina ? 

RISPOSTA:
E' un ormone " neuroendocrino", secreto dall'epifisi (detta anche ghiandola pineale ) e rilasciato dall'ipofisi, "durante le ore notturne ", in seguito alla mancata stimolazione dei fotorecettori retinici da parte della luce diurna. Durante la vita intrauterina (prenatale), la Melatonina è di origine materna e pertanto subisce le oscillazioni cosiddette " circadiane ", che portano al feto informazioni sul ritmo giorno-notte.
I livelli di tale ormone aumentano a partire dalla 23-24 wk (settimana ) di gestazione fino a raggiungere i massimi livelli nel 3' trimestre, per poi tornare ai livelli basali nei primi giorni di vita postnatale . Il neonato comincia a produrne a partire dal 4-5'mese , fino a raggiungere il picco verso i 3-4 anni di vita. Tale ormone continua poi ad aumentare successivamente in età giovanile, tendendo purtroppo ad abbassarsi in età adulta e progressivamente in età a avanzata , per le calcificazioni che subisce la ghiandola pineale (Epifisi).
Struttura chimica Melatonina



DOMANDA: Quale sarebbe l'impatto della melatonina sulla fertilità ?

RISPOSTA:
Pare che tale ormone svolga un ruolo riguardo la " periodicità o stagionalita' del concepimento " , che avverrebbe con un picco massimo al passaggio inverno-primavera, in relazione ai bassi  valori di questo ormone , unitamente invece, agli alti valori degli ormoni ovarici ( estrogeni/progesterone ).  
Sembra esistere,da altri studi di ricerca, una correlazione tra alti livelli di melatonina e bassi livelli di FSH e LH (ormoni ipofisari che controllano la funzione ovarica femminile ) in donne in amenorrea primitiva ( mai avuto mestruazioni ) o secondaria (avute e poi scomparse in successivi momenti della vita riproduttiva ), nonché in giovani ragazze in età prepuberale( antecedente lo sviluppo degli organi sessuali ); tale correlazione porta a ritenere che la melatonina svolga un ruolo d'inibizione (blocco) sull'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Sembra inoltre rilevante la funzione di "regolazione"  della produzione degli ormoni sessuali (vedi precedenti articoli pubblicati ) , nonché di "protezione" dei follicoli ovarici e degli ovociti (cellule uovo) dallo " stress ossidativo dei radicali liberi".    Inoltre, studi sui ratti femmine ipofisectomizzate ( rimozione  chirurgica dell'ipofisi ),mostrano un netto aumento del tasso di aborti spontanei rispetto ai controlli normali e questo sembra confermato anche nelle donne gravide all'inizio della gestazione.

DOMANDA: Esisterebbe quindi un ruolo della melatonina a livello immunitario ? 

RISPOSTA:
certamente l'effetto " Immunomodulatore" è mediato dalla presenza di recettori sui linfociti e sui granulociti neutrofili (cellule della serie bianca del sangue ); addirittura la netta prevalenza di una risposta immunitariaTh2 , pare essere un fattore "essenziale " per la sopravvivenza del feto in utero, venendo stimolata, tale risposta, dalla melatonina stessa, così come pure la secrezione (produzione ) e l'attività delle cellule NK (natural killer ), contribuendo a stimolare anche la crescita del trofoblasto (futura placenta ) ed il suo mantenimento.  Vogliamo aggiungere altresì la sua azione sulla produzione di PROGESTERONE da parte delle cellule della granulosa ovarica ( strato dell'ovaio ) , riducendo pertanto la contrattilità dell'utero (il suo indurimento ) e prevenendo pure il "rigetto immunologico " del trofoblasto.
L'ormone femminile PROGESTERONE, verrebbe  addirittura "aiutato " a mantenersi", attraverso l'azione della Melatonina sulla produzione di Prolattina ( PRL ) e sul blocco del rilascio ( release ) di Ossitocina (entrambi Neuro-ormoni secreti a livello ipofisario ).

DOMANDA: Quale sarebbe l'impatto della Melatonina sulla gravidanza ?  

RISPOSTA:
possiamo affermare che la presenza di tale sostanza ormonale sembra essere " essenziale " durante la gestazione , in quanto agisce sia come regolatore del ritmo circadiano che come " modulatore endocrino", IMMUNOMODULATORE e SCAVENGER dei radicali liberi e conseguentemente come agente antiossidante e protettore cellulare. Vogliamo ricordare che l'associazione tra ridotti livelli di melatonina è aumentata frequenza di "PREECLAMPSIA (gestosi ) gravidica , suggerendo come tale ormone abbia di certo un ruolo nella eziopatogenesi (meccanismo causale ) di tale patologia o complicazione, verosimilmente per un'aumentato "stress ossidativo a livello placentare" che produrrebbe un'aumento di  fattori citotossici e successivamente di radicali liberi a livello placentare stesso.  

DOMANDA: agirebbe , la melatonina, anche su altri parametri ? 

RISPOSTA: 
 sappiamo ora che essa potrebbe svolgere un ruolo importante anche nel controllo della pressione sanguigna: è stata dimostrata una sensibile riduzione dei parametri pressori sisto-diastolici (massima- minima ) in seguito a somministrazione di melatonina e, dato che la pressione sanguigna subisce variazioni circadiane (nell'arco della giornata ) con valori più elevati di giorno e più bassi di notte, di conseguenza , tali fluttuazioni presenti anche in gravidanza, si ridurrebbero in caso di "PREECLAMPSIA ", ove osserviamo parallelamente un'abbassamento dei livelli di melatonina stessa, confermando quindi che "bassi livelli di tale ormone" si associano ad un AUMENTATO RISCHIO di sviluppare PREECLAMPSIA e CRISI ECLAMPTICHE ( pressione  molto elevata ).
        
DOMANDA:  esiste un ruolo della melatonina nel FETO ?   

RISPOSTA:
la melatonina presente nel feto è di origine materna  e pertanto subisce oscillazioni nell'arco della giornata (circadiane ) che " informano" il feto sul ritmo giorno-notte.  Sappiamo inoltre che i livelli ormonali cominciano ad aumentare a partire dalla 24 wk (settimana ) di gestazione per arrivare ai suoi massimi nel 3' trimestre. Ecco che quindi attraversando la melatonina la " barriera placentare" senza subire modificazioni , essa agirebbe come " modulatore dell'orologio biologico" del feto in risposta al ritmo circadiano materno di tale ormone ,  determinando VARIAZIONI ORMONALI COMPORTAMENTALI, del SONNO, della FREQUENZA CARDIACA (battito ) e  RESPIRATORIA FETALE.   Ecco che quindi:  
- il ruolo centrale della melatonina nel feto sarebbe rappresentato dalla presenza di recettori in VARIE AREE del CERVELLO FETALE per tale ormone , in grado di stimolare sia la formazione neuronale che la proliferazione (crescita ) del TESSUTO CEREBRALE , tenendo presente che proprio il " 3'trimestre ed il periodo neonatale " sono le EPOCHE di SVILUPPO  CEREBRALE più rapido ( Thomas L, Purvis CC, )   
- svariati studi di ricerca condotti in corso di TRAVAGLIO di PARTO, hanno evidenziato chiaramente l'utilità della MELATONINA nel PREVENIRE o RIDURRE il DANNO CEREBRALE in caso di ASFISSIA PERINATALE , danno collegato alla produzione di RADICALI LIBERI dell'OSSIGENO, in grado di danneggiare pesantemente le MEMBRANE NEURONALI  in seguito allo " STRESS OSSIDATIVO "( Peled N. )


lunedì 24 novembre 2014

FOCUS su : FITOTERAPIA e GRAVIDANZA

Focus on Herbal Medicine and Pregnancy

Noi sappiamo, che , l'uso di varie piante medicinali, se utilizzare correttamente, possono ridurre un certo numero di " disturbi minori " legati allo stato gravidico. Studi di ricerca effettuati in Europa , Usa e Australia, hanno evidenziato un uso in gravidanza di prodotti " FITOTERAPICI " tra il 10 e il 50%. Indicazioni valide all'uso fitoterapico, sono rappresentate a condizioni cliniche difficilmente e Mal trattabili con i farmaci convenzionali: - Nausea mattutina , dispepsie aspecifiche (difficoltà digestive, bruciori allo stomaco, stitichezza, stati di raffreddamento e di affaticamento). Sono però , data la situazione" delicata" della paziente gravida , necessari studi scientifici riguardanti la sicurezza e l'efficacia dei principi attivi estratti dalle piante. E'ormai dimostrato che spesso tali sostanze vegetali sono "clinicamente corrispondenti a quelle sintetiche delle specialità medicinali convenzionali, e quindi , con i medesimi effetti collaterali (side-effects)  ed eventuali controindicazioni di questi , non trascurando neppure il sommarsi di interazioni in caso d'uso di entrambi, durante la gestazione, che ne " amplifica" la potenza.

DOMANDA: quali sono i principali FITOTERAPICI che possono essere adoperati durante la gravidanza ?  
RISPOSTA:
 Uno delle principali piante utilizzate, è lo ZENZERO: esso è la radice di una pianta delle Zinziberacee, usate in medicina fin dai tempi antichi; scientificamente dimostrata è la sua efficacia sulla " nausea e sul vomito gravidico, nel 1'trimestre, somministrato in compresse o in sciroppo, ad un dosaggio massimo di 1 gr/die ( per evitare side/effects ) a dosi superiori .
Passiamo ora all'ECHINACEA, pianta già in antichità usata come immunostimolante ( > difese immunitarie) , dimostratasi molto efficace nel trattamento degli stati di raffreddamento, influenzali e delle infezioni respiratorie del tratto superiore (naso/ gola / faringe ). Da studi recenti di ricerca eseguiti in. USA, si è' dimostrata l'assenza di effetti " teratogeni"( malformazioni fetali ) in gravidanza, di tale pianta, raccomandandone una particolare cautela durante il periodo dell'allattamento. Sono disponibili 2 tipi di preparati: estratti alcolici ottenuti dall'Echinacea pallida (purpurea) e preparati (succhi ) ottenuti dalle zone fresche dell'Echinacea medesima .
 Ricordiamo quindi l ' HYPERICUM  perforatum , detto anche erba di San John, molto conosciuto, noto per il suo ruolo terapeutico nelle forme " depressive lievi", nella Sd. premestruale, e in menopausa. Se ne conoscono purtroppo vari side/effects( effetti collaterali ) di tale erba: fenomeni allergici, fotosensibilità( allergia alla luce solare ) disturbi gastrointestinali vari e aspecifici , astenia (stanchezza ) nonché' disturbi maniacali ( distonie dell'umore ) e fenomeni tossico- irritativi sui nervi (Neuropatia tossica ). Gli studi di ricerca più recenti , ci autorizzano a poter far uso di HYPERICUM Perforatum , sotto controllo specialistico, nelle " gravide che soffrono di grossi SBALZI dell'UMORE , o che han già avuto ,nelle precedenti gravidanze, episodi di " Depressione post-partum .  Se ne deduce, che l'uso di tale pianta, possa ridurre certi disturbi depressivi in gravidanza e nel post-partum. Passiamo ora alle : FOGLIE di LAMPONE, meglio conosciute come Rasperry Leaf , vengono assunte dalle gravide nel 3'trimestre per la loro potenziale capacità di di aumentare il tono della muscolatura dell'utero prima  del parto, permettendo d'indurre valide " contrazioni    e meno dolorose , e quindi riducendo la durata del " Travaglio di parto.  Per completezza informativa , vogliamo infine ricordare una pianta , nota anch'essa , per i loro effetti curativi ;
la Camomilla (ad azione antispastica e antiinfiammatoria blanda, come fiori di camomilla) che , a dosaggi di 1-2 tazze/die , non più di 2 minuti in infusione perché altrimenti ha effetto spastico (contrario), non provocano sicuramente effetti collaterali.

DOMANDA: Si conoscono prodotti fitoterapici ( piante ) " non indicati " in gravidanza ?

RISPOSTA:
fondamentalmente segnaliamo 2 piante:  la prima è la VALERIANA , pianta utilizzata  in varie parti europee ed asiatiche , usata già nell'antichità , sia per il suo effetto antispastico e spasmolitico a livello urinario , anche se attualmente viene comunemente utilizzata come " blando sedativo" e leggero induttore del sonno, non indicata in gravidanza .  Per ultima vogliamo ricordare il " Mirtillo Rosso (Cranberry, sia succo che polvere),evita l'adesione dei batteri (sopratt E.Coli) a livello della parete vescicale , usato frequentemente e con successo nella " prevenzione e trattamento di Infezioni delle vie urinarie, soprattutto nelle ricadute ( forme recidivanti ) . L'uso in periodo gestazionale (gravidanza ) non è' ampiamente confermata (sicurezza d'uso ).
Concludendo : bisogna quindi porre molta attenzione all'uso di piante senza consiglio medico , per  evitare  importanti collaterali, in particolar modo " durante la gravidanza ".

No all'utilizzo del propoli per rischio sanguinamenti (usato x sue proprietà antinfiammatorie e IMMUNOSTIMOLANTI per  la gola), no a tutte le tinture madri per il loro contenuto alcolico (danni fetali legati all'alcol ), tranne il " macerato glicerico (gemmi derivato) che, pero', avendo un alto contenuto di zuccheri, può dare problemi nel diabete gestazionale.
Poi ridurre il contenuto di prezzemolo, l'uso eccessivo di Prezzemolo che contiene " APIOLO", può indurre contrazioni e quindi indurre l'aborto.
Un'erba particolare chiamata " Capsella bursa pastoris", già in passato utilizzata per fermare le emorragie post-partum, viene attualmente utilizzata nel trattamento delle epistassi ricorrenti (sanguinamenti dal naso )
Gia' in gravidanza e successivamente in allattamento,è da menzionare la Galega Officinalis, pianta leguminosa indicata x stimolare l'allattamento (esiste in sciroppo (Lactogal)  assieme ad altre erbe officinali.
In caso di congestione nasale (raffreddore) al posto dei vasocostrittori " tassativamente  vietati in gravidanza e allattamento ) si possono utilizzare " fito estratti a base di malva, aloe, mirra e acqua di mare , amamelide( astringente) e Niaouly (olio gomenolato) che liberano il naso liberamente senza effetto " rebound"(rimbalzo ) reperibili in Farmacia. Per la tosse in gravidanza , sia secca che produttiva, sono consigliati preparati a base di Grindelia, Piantaggine ed Elicriso, per le loro proprietà espettoranti . In caso di raucedine, si usa, anche durante la gestazione , l' ERISIMO ( tipica pianta dei " cantanti lirici " ). Per ultimo, da studi di Ricerca recente, in caso di bruciori, acidità di stomaco, reflusso gastrico-esofageo, meteorismo, esiste un prodotto erboristico a base di alcuni minerali naturali quali il Limestone, Nahcolite, assieme al bicarbonato di sodio, che a differenza degli inibitori di pompa (che, bloccando la produzione di ac.Cloridrico, inibiscono quindi  la produzione del fattore intrinseco, fondamentale per l'assorbimento della Vit.B12  IN GRAVIDANZA). Da non dimenticare, per il loro effetto antispasticatico e antimeteorico, Finocchio, Anice e Cumino , tranquillamente utilizzabili in periodo gravidico.  Al fine di stimolare l'appetito e come ricostituente, al posto di Gynseng, e del Fieno Greco (contente efedrina, vasocostrittore), si può utilizzare il Germe di Grano, reperibile in perle (farmacia/erboristeria) o in negozi di Agricoltura biologica.
Segnaliamo inoltre, per il suo effetto rilassante e distensivo, il TIGLIO  e la MELISSA/ PASSIFLORA, utilizzabili preferibilmente in tisane, in gravidanza.  Infine, per il trattamento della Stipsi( stitichezza) in gravidanza, si possono utilizzare " microclismi" a base di Miele, Malva e Camomilla, che inducono dolcemente l'evacuazione, evitando l'utilizzo della glicerina, irritante a livello ano-rettale.

Malva 

 Capsella bursa pastoris

Galega Officinalis
collaborazione della drssa E. Colli



lunedì 17 novembre 2014

Focus su:una nuova mutazione genetica in grado di predire il rischio di cancro al seno nelle donne giovani

(Focus on: A new genetic mutation that can predict the risk of getting breast cancer in women of young age)

IL tumore al seno rimane un " BIG KiLLER" oggigiorno, causa tutt'ora del 16% delle morti per cause oncologiche (tumorali ). Addirittura, in questi ultimi anni, abbiamo osservato un incremento dell'incidenza , in particolar modo tra le donne giovani ( 30-50 anni di età' ) e anche nelle over 70.  Da una ricerca Internazionale effettuata in questi anni , é emersa la scoperta di una " mutazione genetica (PALB2), che incrementa il rischio di Ca.al seno, in maniera proporzionale nelle donne in meno e post/menopausa, identificando, quindi con maggior certezza, la predisposizione di ammalarsi di tale neoplasia.
Quale sarebbe l'importanza di questa scoperta?
Che le donne sotto i 40anni, che presentano varianti del gene PALB2, hanno un rischio 8-9 volte superiore a quello della popolazione generale.
 Tale rischio , nelle donne portatrici della mutazione, corrisponde al 14% verso i 50a, salendo poi al 35% nelle donne over70. Tali risultati sono stati ottenuti dopo un analisi il rischio di K.mammario in 362 donne appartenenti a 154 famiglie portatrici di " mutazioni nel gene PALB2.  In particolare, si è evidenziato che rispetto alla popolazione generale e di uguale eta': le donne con PALB2 mutato, presentano un rischio da 6 a 8 volte maggiore ( nella fascia di età tra 40 e 60) . Nel caso di Cancro al seno, MAI trascurare la " familiarità ": in questo studio di ricerca le donne con mutazione  PALB2 e provenienti da famiglie senza familiarità' x tumore al seno, il rischio di malattia si attesta intorno al 33%( a 70aa ) , laddove quelle provenienti da famiglie con 2 o più parenti di 1'grado affette in età precoce ( sotto i 50aa) , tale valore di rischio " sale al 58%"!!  Concludiamo dicendo che tali risultati sono significativi al fine di QUANTIFICARE IL RISCHIO DI SVILUPPARE IL CA. alla mammella, nelle donne di età' medio- giovane e in post-menopausa , pazienti che necessiteranno pertanto di " un monitoraggio attento e continuo "

lunedì 3 novembre 2014

Role of 3- and 2dimensional transvaginal ultrasound(. 3D- 2D ) with power Doppler and gel infusion ( GIS ) for malignancy findings in menopausal bleeding women (il ruolo dell' ecografia ad alta risoluzione 2D-3D con l'ausilio del PowerDoppler e infusione di gel in cavità mediante catetere endouterino sterile nella diagnosi del K. endometriale)

The diagnostic recognition of  "endometrial  cancer " based on 2D and 3D evaluation with P.D( power Doppler ) and gel infusion sonography (GIS ) in a cohort of post-menopausal bleeding women , HAVE shown that :  - presence of specific endometrial pattern( thicknes >5mm )   - >>BMI ( increased body mass index )   - abrupt endo/myometryal junction     - vascular pattern score and blood vessels branching pattern   - echogenicity    - presence of " bright edge    - midline echo    - presence of fluido in endometrial cavity , enable as reliable diagnostic tools. Conclusions :  Endometrial thickness measurement, with a cut-off value of 15mm, performed " best" for predicting endometrial malignancy with 89.7% sensitivity , and remains a very reliable criterion for endometrial cancer risk assessment in postmenopausal bleeding women.